È una convinzione comune che la fotografia ed il cinema tridimensionale (3D), che si vedono cioè con i caratteristici occhialini rossi e verdi, siano una conquista derivata dal crescente progresso informatico di questi ultimi annii.
La stereoscopia, invece, venne inventata nel 1832 da sir Charles Wheatstone, fisico ed inventore britannico, le cui scoperte, attivate in campo commerciale, portarono ad esempio alla nascita negli anni Sessanta del “View Master“, divertente oggetto sconosciuto alle giovani generazioni, con il quale ci si divertiva a guardare in una sorta di binocolo le immagini in 3D, prodotte da piccole diapositive montate su un disco di cartone.
Già agli inizi del Novecento alcuni fotografi si erano cimentati nella realizzazione delle cosiddette “stereocoppie”, ossia fotografie doppie che, viste con uno speciale strumento, restituiscono l’effetto della tridimensionalità. Negli anni Dieci del secolo scorso uno di questi fotografi, il francese Collinet-Guerin, viaggiò a lungo per l’Europa e soprattutto in Italia, fotografando in stereocoppia monumenti, paesaggi e scene di vita quotidiana.
Il nostro Centro Studi, sollecitato da alcune fotografie pubblicate su Facebook da Marco Quarantotti, ha rintracciato molte immagini di Tuscania (allora Toscanella), scattate appunto da questo fotografo. Si tratta di una serie di 38 fotografie stereoscopiche su lastra di vetro, conservate presso la Bibliothèque de l’Institut National d’Histoire de l’Art (Collections Jacques Doucet) di Parigi. Diamo qui di seguito un esempio di queste immagini.
Sull’onda del recupero della memoria storica proprio del Centro Studi, il nostro socio Marco Scataglini, esperto fotografo e tecnico di fotografia, ha recuperato queste foto, restaurandole, pulendole dalle imperfezioni e trasformandole in un formato utilizzabile con le moderne tecnologie.
Il risultato di questo lungo lavoro verrà mostrato il 21 luglio 2013, presso i Giardini della Biblioteca, in una proiezione tridimensionale in cui le antiche foto recuperate verranno confrontate con moderne immagini, scattate con le stesse angolazioni delle altre.