Nella giornata della festa dei lavoratori, la mia città natale, Udine, ha voluto ricordare le tante vittime sul lavoro, con la presenza di 100 tute da lavoro vuote.L'installazione, presente anche oggi in Via Paolo Sarpi, è stata ideata dal fotografo Gianfranco Angelo Benvenuto; è un gesto che vuole attirare l'attenzione su quello che in Italia ormai è diventato un reale problema quotidiano.Non solo, Benvenuto crea un interessante parallelismo tra i casi in cui è il lavoro che perde i lavoratori, e i casi in cui è il lavoratore che perde il lavoro; ed è la mancanza di lavoro che ci fa perdere dignità, che ci fa sentire morti.In entrambi i casi le tute vengono svuotate del loro contenuto essenziale, dalla forza che le rende produttive. E attive.La buona notizia è che l'iniziativa è stata accolta positivamente e sostenuta da diverse parti chiamate in causa, tra cui Provincia e Comune di Udine, Cassa Edile di Mutualità e Assistenza, Centro Edile di Formazione e Sicurezza.La cattiva notizia è che non sono mancati i soliti deficienti che, durante la notte, hanno pensato bene di distruggere o rubare alcuni dei manichini installati; subito però l'opera è stata ricomposta.A mio parere, una forma davvero intelligente e nuova. Un impatto visivo molto forte.Un bel modo di richiamare l'attenzione su di una ricorrenza che dovrebbe sensibilizzare sempre di più la gente, ma che invece preoccupantemente si limita ad essere ricondotta, il più delle volte, alla nota kermesse del concerto di Roma.Tutto questo mentre pare che il Decreto Legislativo 106/09, emanato dal governo Berlusconi e modifica del preesistente 81/08, non sia proprio un passo avanti in tema di sicurezza sul lavoro (soprattutto in merito alla questione delle sanzioni); guardate qua gli ultimi sviluppi del caso Bazzoni.
Qua l'articolo apparso sul Messaggero VenetoQua il riferimento all'atto di vandalismo