In attesa del Rapporto ombra delle associazioni aderenti alla Campagna Lavori in Corsa, diamo una mano anche noi, nel nostro piccolo, alla diffusione della traduzione italiana del 6° Rapporto italiano della CEDAW (Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination against Women).
Ecco un estratto che mi ha colpita (I, 24).
«Negli anni, molte donne hanno raggiunto i livelli più alti di istruzione, sono entrate nel mercato del lavoro e sono diventate importanti attori della vita sociale. Tuttavia, la disuguaglianza rimane e può ampliarsi, se si considera la crisi internazionale, la crescita della competizione globale – che richiede nuove regole e misure specifiche , inclusa una grande flessibilità nel mercato del lavoro – la persistenza degli stereotipi di genere e una suddivisione ineguale delle responsabilità familiari».
Quindi nei nostri ministeri sono consapevoli che anche se è vero che negli ultimi sessanta anni le donne in Italia hanno fatto molti passi avanti, tuttavia oggi la crisi economica e la mancanza di lavoro colpiscono più noi che i nostri parigrado uomini. E questo a causa di un contesto sessista che non è facile per nessuno, o meglio, per nessuna.