In estate la nebulizzazione delle foglie con speciali irroratori consente l’abbassamento anche consistente della temperatura intorno alla pianta e nell’ambiente circostante portando benefici molto evidenti.
In inverno bisogna evitare il posizionamento delle piante vicino ai termosifoni o altre fonti di calore: l’irradiazione costante di calore porta a disidratazione e appassimento delle piante, in particolare le parti giovani e sottili, più sensibili e con strati sottilissimi di cellule poco protette e immediatamente raggiungibili dal calore. L’acqua per le piante è un elemento indispensabile in quanto ne regola la crescita e lo stato di benessere generale. Oltre a nutrirsene tramite l’assorbimento radicale, le piante liberano molecole d’acqua in forma di vapore con la traspirazione delle foglie e delle altre parti verdi. Questo fenomeno fa delle piante un umidificatore naturale degli ambienti esterni ed interni con la fine dispersione nebulizzata in “polvere”d’acqua.
Il beneficio è enorme e spesso non è nemmeno sufficientemente apprezzato da tutti noi che ne fruiamo.
L’acqua entra a far parte del terriccio di affrancamento e crescita occupando i macro e micropori presenti nel volume del vaso; l’acqua utilizzabile dalle radici è quella che resta nel vaso alla fine del completo sgocciolamento o assenza di permeabilità nel vaso crea delle situazioni di ristagno idrico, cioè un accumulo di acqua in eccesso e non utilizzabile dalle piante che crea problemi di asfissia (mancanza di ossigeno) e di trasmissione di malattie (funghi, muffe e batteri) alle radici ed al colletto della pianta. Le piante assorbono dal vaso l’acqua che serve a loro in base alla necessita ed alla temperatura; pertanto è buon criterio giudicare il momento di irrigazione immergendo leggermente il dito dello strato superficiale del terriccio. Se il dito si inumidisce e qualche fibra di torba resta attaccata al dito significa che c’è ancora umidità e non serve bagnare; se il dito resta asciutto serve bagnare. Oltre a questo criterio tattile esiste anche un metodo visivo; osservando lo strato superficiale del terriccio se si nota un disseccamento e una leggera arricciatura delle fibre superficiali significa che il terriccio e scarso d’acqua e va perciò aggiunta.
L’irrigazione va eseguita durante le ore meno calde della giornata, al mattino e alla sera; nelle ore calde solo nei casi di estrema necessità per abbassare la temperatura sulle foglie.
In serra ed in casa le piante vanno bagnate sempre, sia in inverno che in estate, in quanto vi è sempre vegetazione e traspirazione. L’irrigazione al contrario di quanto si crede NON deve essere a dosi scarse e molto frequenti, ma abbondante ad intervalli equilibrati in relazione alla temperatura ed alla stagione, avendo l’accortezza che l’acqua raggiunga il fondo del vaso e quella in eccesso possa sgocciolare.