- iCloud: i servizi sulla nuvola di Apple subiscono un completo redesign in materia di setup e sicurezza. Al primo avvio di qualsiasi applicazione connessa a iCloud, come ad esempio iMessage, il sistema chiederà l’inserimento di nome utente e password e presenterà una schermata per la scelta di quali feature di privacy attivare e quali, invece, rifiutare;
- Passbook: l’agenda virtuale per la raccolta di biglietti si aggiorna con una piccola sciccheria per gli utenti inglesi. “Movie Tickets” è stato corretto in “Cinema Tickets”, mentre il riferimento alle sale è ora con “theaters”. Un modo carino per sottolineare le differenze lessicali tra USA e Regno Unito;
- Reset Advertising: Apple ora concede all’utente di amministrare completamente i dati raccolti dal browser per ragioni di marketing. In ogni momento, l’utente può non solo vietare l’installazione di cookie di terze parti, ma anche resettare le informazioni sensibili;
- Voice Dial: per chi avesse deciso di non avvalersi di Siri, o fosse su un device non ancora supportato, si può ordinare alControllo Vocale di prendere nota soltanto dei comandi di chiamata. In questo modo, non vi sarà più confusione fra servizi diversi: capita spesso, infatti, che pronunciando il nome di un contatto inizi la riproduzione musicale di un brano;
- Gestione intelligente della rete cellulare: un’apposita schermata delle impostazioni ora permette di gestire al meglio le connessioni 3G e 4G. Non solo si può scegliere se attivare o meno la connettività 3G/LTE per risparmiare energia, ma si può stabilire quali applicazioni possano connettervi e quali, invece, siano costrette al WiFi. Tra queste, è stato inserito anche iTunes.
Non è dato sapere quando iOS 6.1 verrà rilasciato al grande pubblico, ma il lancio potrebbe essere imminente. In caso non fosse distribuito entro la fine di dicembre, l’upgrade di certo sarà possibile nei primissimi giorni di gennaio.
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