Tutti al macello

Creato il 10 gennaio 2016 da Vlao

Vlao non ha un rapporto molto regolare con il teatro… diciamo che l’ultima volta che ha visto un palcoscenico da vicino risale alla recita della quinta elementare… ma, con l’imperdibile occasione di assistere allo spettacolo Tutti al Macello messo in scena da Ali Baba mitico compagno avventuriero dello storico Gruppo Imodium (link), ha deciso di riavvicinarsi con curiosità a questa arte.

In realtà, secondo noi, l’ha fatto per fare il figo con Martimarti… “Amorino ti porto a teatro a vedere lo spettacolo di un mio partecipante“… Vlao ha così provveduto a far opzionare alla sua dolce metà due posti per lo spettacolo evento al Brancaccino.

Martimarti, con sommo stupore della tipa del ticket officeAoo… c’è una che vuole prenotare per il Brancaccino!“, ha selezionato con congruo anticipo 2 ottime poltrone in platea…. in seconda fila… in prima è sempre troppo alto il rischio di interrogazione.

Ieri Vlao e Martimarti sono stati i primi a fare irruzione nella sala e hanno avuto l’occasione di scambiare due parole con Ali in persona che, seduto al banco di regia, secerneva nervosismo come se fosse di fronte alla secchiata gelata di un hammam pubblico di Marrakech (link). Non c’è stato tempo per rinverdire i ricordi dello scrub marocchino, mancava poco alla prima, giusto il tempo per un saluto, un sorriso e un abbraccio. Vlao era tentato di augurare un “in bocca al lupo“, ma poi, conscio delle strane ritualità dei teatranti ha preferito sorvolare lasciando Ali al suo fantomatico mestiere con una semplice pacca sulla spalla.

Vlao e Martimarti hanno poi recuperato i propri posti vip e, come da depliant, lo spauracchio interrogazione si è materializzato immediatamente nelle vesti di un soldato ss che, passeggiando austero davanti al sipario, scandagliava con occhi di ghiaccio gli sguardi spauriti degli spettatori…

Tutti al macello – Il Cast

Appena lo spettacolo è iniziato l’intero teatro è stato catapultato in Normandia nel 1944 in casa dello scorticatore, un piallatore di cavalli che si guadagna da vivere nella sua umile e flatulente stamberga di Arromanches. Il 6 Giugno del 1944, per la precisione, giorno in cui l’amabile cittadina a 160 km a ovest di Parigi diveniva famosa per lo storico “sbarco”.

Un’avvenimento epocale che va ad incidere con pari forza sulla geopolitica mondiale e sulla giornata tipo dello scorticatore. Tra visite più o meno gradite, riunioni familiari, matrimoni da organizzare, soldati crucchi e americani, il pubblico entra in contatto con questa stralunata famiglia che, tra gli echi della guerra, è impegnata a risolvere, o a complicare, gli intricati legami sentimentali che uniscono i vari personaggi.

Tra dialoghi grotteschi, intermezzi musicali e divertenti gag, dopo due ore e passa di coinvolgente performance lo spettacolo si chiude egregiamente quando, tra la nebbia della battaglia dal caratteristico odore di borotalco, spunta Ali che, in un cameo finale nelle vesti di Fidel Castro, raccoglie i meritati applausi dai presenti in vistoso visibilio.

Grande AliCarmelo è fiero di te! E anche Vlao e Martimarti che hanno passato una serata memorabile a teatro come non se ne vedeva da parecchio tempo.


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