Al di là delle considerazioni sulle dinamiche che portano i giornalisti a costruire le notizie (e attirare l’attenzione dei lettori da cui ovviamente non mi dissocio) vorrei soffermarmi su un punto che ritengo fondamentale: se a rimetterci sono dei posti di lavoro la sconfitta è di tutti.
Nessuno vince e nessuno perde, sia che si tratti di”lavoro sporco” (black), che di “lavoro pulito” (green).
Un posto di lavoro (e la persona che ci sta dietro) non dovrebbe essere mai strumentalizzato perché l’unica risorsa per combattere la crisi (non solo economica ma anche umana) è il lavoro.
Riporto le parole di Fiorenzo, operaio della Memc di Merano: “per avere una vita dignitosa devi avere un lavoro, se no non sei nessuno”.
Parole semplici pronunciate da chi è lontano dallo spread e dalle crisi internazionali e che combatte, tutti i giorni, tenendo in piedi un presidio per evitare che smantellino la fabbrica dove lavora da una vita ( prima di lui suo nonno, suo padre e ora suo figlio).
Ad uscirne sconfitto è il sistema e se il sistema ha fallito falliamo anche noi (debiti sovrani a parte).
Se in gioco ci sono dei posti di lavoro nessuno ha segnato un punto, ha fatto solo un autogol!
Buone vacanze a tutti e ci rivediamo a settembre!