Tutti gli uomini del presidente: record per guidolin e pioli

Creato il 12 marzo 2013 da Lacortedelcalcio

Gli esoneri di Maurizio Zamparini non fanno più notizia e il ritorno di Sannino a Palermo rischia di passare sotto silenzio. Chi si accomoda su quella panchina è consapevole di avere i giorni contati. Oltre all’ingaggio e alla voglia di riscatto c’è un ulteriore stimolo per accettare l’offerta dei rosanero, cioè la possibilità di battere i record positivi o negativi della gestione del vulcanico Presidente.

Il primato stabilito da Pioli è insuperabile: l’attuale allenatore del Bologna è stato cacciato prima ancora dell’inizio del campionato. È stata sufficiente l’eliminazione dal preliminare di Europa League per far dire basta a Zamparini.

Non hanno potuto affermare “buona la prima” Glerean e Colantuono, allontanati immediatamente dopo la sconfitta all’esordio. È andata leggermente meglio al Gasperini II e al Guidolin IV i cui governi sono durati l’arco di due partite.

L’attuale tecnico dell’Udinese è sicuramente il preferito del Presidente che l’ha chiamato per 4 volte ed esonerato in 3 occasioni. Guidolin detiene un record che sembra impossibile da battere: è riuscito a disputare un’intera stagione sulla panchina rosanero nel 2004-2005 a cui può aggiungere 6 mesi di continuità con l’annata precedente.

Ballardini ha sfiorato l’ambito tragurardo rimanendo in sella per 37 giornate, ma un weekend di gestione Colantuono gli ha impedito di godersi l’intero campionato.

Rossi può vantarsi di essere rimasto in carica per un anno solare completo, il 2010, ma nel Febbraio dell’anno successivo Zamparini non gli perdona lo 0-7 casalingo contro l’Udinese di Guidolin che rischiava di vedere intaccato il suo record di longevità.

Il numero uno rosanero si lascia prendere la mano facilmente e non bisogna certo sfidarlo come ha fatto Cosmi, reo di aver ignorato le imposizioni tattiche della proprietà e cacciato dopo 4 partite. Evidentemente l’esempio dell’allenatore con la coppola non è servito a generare più accortezza in Mangia che si è presentato provocatoriamente in conferenza stampa con il panettone, degustato in anticipo rispetto al Natale. Sotto l’albero troverà un bell’esonero.

Sonetti ama il rischio e si è accomodato sia sulla panchina del Palermo terminando il rapporto dopo aver fallito l’obiettivo promozione che su quella del Cagliari dell’altro esperto in cambi di allenatore, Cellino, che gli ha dato il ben servito con tanto di motivazione. Divergenze tattiche? Spogliatoio diviso? Macché, il buon Nedo al ristorante aveva ordinato una spigola da 4 Kg; decisamente troppo per il Presidente del Cagliari.

Non ce ne vogliano Arrigoni, Baldini, Del Neri, Papadopulo, la coppia Gobbo-Pergolizzi, Zenga e Mutti se ci limitiamo a citarne i nomi. Preferiamo dedicarci all’attuale stagione che è caratterizzata dal numero 3: è il numero di allenatori che si sono alternati fino a questo momento; sono 3 le panchine del primo Sannino, tante quante quelle dell’imbattuto Malesani che ha ottenuto altrettanti pareggi. Zamparini ha varato la tecnica palindroma che recita Sannino-Gasperini-Malesani-Gasperini-Sannino. Funzionerà? Mancano ancora 10 partite al termine del campionato e ancora tutto è possibile. In attesa di sapere se il Palermo conquisterà una difficile salvezza o una più probabile retrocessione nessuno si stupirebbe di assistere a nuovi colpi di scena.

Niccolò Guerrini


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