Tutti i colori in un giochino

Creato il 05 ottobre 2012 da Filelleni

La policromia della statuaria antica è un argomento che affascina da secoli studiosi e curiosi. Pur essendo un dato acquisito che nel passato statue, architetture e rilievi erano colorati, è ancora difficile capirne l’effetto e la funzione sugli osservatori greci e romani.

A compromettere la nostra percezione della policromia nell’arte antica, non è solo il pregiudizio winckelmanniano, che vedeva nel biancore delle statue un’espressione di purezza e bellezza, ma anche tutta una difficoltà psicologica moderna a confrontarsi con i significati dei colori.

Una serie di mostre – una tra tutte I colori del bianco (Città del Vaticano, Monaco di Baviera, Atene, 2004-2005) – hanno permesso di avvicinare un vasto pubblico alla grande arte dipinta, ma è ancora difficile trovare manuali, pubblicazioni, schede esplicative nei musei che presentino in maniera chiara e comparata le opere nel loro aspetto originario.

Appare così di grande interesse l’iniziativa del Nuovo museo dell’Acropoli di Atene che con un fitto programma di iniziative e giochi geniali avvicina i visitatori alla policromia della scultura arcaica.

Sul sito è possibile recuperare tutte le informazioni, ma ci preme sottolineare come in un paese in profonda crisi economica si riescano a realizzare progetti di vasto interesse che mettono sempre al centro le esigenze del pubblico. La ricetta è semplice: si cerca di far capire la complessità del mondo antico nel modo più accessibile a tutti.

Il giochino che permette ad ognuno di colorare a proprio piacere la Kore con il peplo con i colori usati nell’età arcaica è geniale, proprio perché semplice, intuitivo, realizzato con poche risorse e capace di far comprendere quanto sia vuoto il marmo bianco.

Forse è proprio questa semplicità e questa novità che è assente nei nostri musei.



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