Sciogliere il criticato reggimento di sicurezza presidenziale (Rsp), convocare un referendum sulla nuova costituzione, istituire una corte speciale che faccia luce sugli abusi avvenuti durante i 27 anni di governo dell’ex presidente Blaise Compaoré. Sono queste le principali raccomandazioni contenute nel rapporto della commissione nazionale per la riconciliazione e le riforme, appena consegnato alle autorità di transizione.
Il nodo critico è soprattutto quello che riguarda il Rsp, già guardia d’élite di Compaoré. Negli scorsi mesi un primo tentativo di sciogliere il reparto, compiuto dal premier Isaac Zida (che pure vi apparteneva) aveva portato a una crisi risolta solo dall’intervento del presidente della repubblica Michel Kafando. Il reggimento è stato accusato da organizzazioni della società civile di numerosi crimini di sangue commessi sotto il precedente governo. Ora, ha sostenuto mons. Ouedraogo, dovrebbe essere sciolto “nel quadro di una rifondazione dell’esercito”.
Per quanto riguarda il referendum costituzionale, la commissione ha ipotizzato la data del 31 gennaio, in coincidenza con le elezioni amministrative. Tra le disposizioni della nuova carta fondamentale, anche la revoca dell’amnistia concessa agli ex capi di stato. Proprio in materia di crimini politici, la commissione ha fornito una lista di 145 episodi sospetti, avvenuti a partire dal 1960. Anche su questi dovrebbe dunque concentrarsi il ‘pool’ di magistrati che la commissione chiede di costituire, auspicando inoltre che le vittime (o i loro familiari sopravvissuti) abbiano diritto all’assistenza legale gratuita.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)