Molto spesso siamo costretti ad assistere e constatare la nostra impotenza di fronte ad elementi catastrofici di vario genere. Si va dai terremoti, agli uragani, alle inondazioni; gli tsunami, come sono meglio note. Solo per citarne alcune; poche, ma sufficienti per poter capire realmente che noi siamo realmente impotenti di fronte a tutto ciò. I fenomeni che riguardano l'acqua, però, potrebbero avere una spiegazione molto profonda. In altro luogo abbiamo parlato di Raffaele Bendandi e della sua, all'epoca avvenieristica, adesso che sta tornando in voga e che si sta cercando di studiare, sui terremoti e la loro origine. Ebbene, adesso una teoria sta interessando e dividendo contemporaneamente il mondo scientifico. L'abbiamo già accennata: l'acqua potrebbe avere una memoria, cioè potrebbe restare influenzata, positivamente o negativamente, dai fatti che le sono avvenuti attorno, riversando poi la cattiveria o la bontà(dipende dalle esperienze vissute) su ciò che le sta attorno. Masaru Emoto, noto scienziato giapponese, da circa dieci anni conduce esperimenti su piccole quantità d'acqua. Le gocce di H2O, cristallizzate, formano figure diverse tra loro, soprattutto prima che inizino a sciogliersi. Per questo realizza fotografie a cristalli d'acqua congelata a 5° sotto zero, prima che inizino a scongelarsi; ognuno di questi subisce un pretrattamento molto particolare: Emoto pronuncia parole di vario genere ai vari campioni, alcune sono dolci, altre aspre. Ogni singolo cristallo riceve questo trattamento che è "personalizzato"; uno riceve solo parole dolci, uno solo aspre, uno solo cattive e così via. Emoto, dopo questo inizio, passa al congelamento, per poi analizzare le fotografie ottenute e valutare le reazioni di ogni singolo elemento sotto studio. Frasi cattive, come quelle che possiamo dire ad una persona non tanto per farla arrabbiare, quanto per farla star male inducono alla nascita di una struttura caotica che fa emergere chiaramente i tratti di un tumore. Un tumore, infatti, non ha una struttura geometrica definita, ma, bensì, caotica e disordinata. E' così che la relazione appena detta sottolinea come, apparentemente, può realmente essere vera una cosa di questo genere. Ma non si potrebbe parlare di un qualcosa di realmente scientifico se non ci fosse una controprova; infatti, al pari dell'acqua che ha ricevuto parole e frasi negative, così anche quella che ha subito un trattamento positivo è stata studiata allo stadio di ghiaccio. Questa, invece, ha generato una struttura perfetta, cristallina, al pari dei cristalli puri. Gli esperimenti sono continuati ed hanno cercato di verificare se, oltre ai verbi, anche i nomi di personalità note della storia avrebbero potuto influenzare lo stato di aggregazione delle molecole di H2O. Gli effetti si sono visti già con due nomi: al pronunciare Ad
Molto spesso siamo costretti ad assistere e constatare la nostra impotenza di fronte ad elementi catastrofici di vario genere. Si va dai terremoti, agli uragani, alle inondazioni; gli tsunami, come sono meglio note. Solo per citarne alcune; poche, ma sufficienti per poter capire realmente che noi siamo realmente impotenti di fronte a tutto ciò. I fenomeni che riguardano l'acqua, però, potrebbero avere una spiegazione molto profonda. In altro luogo abbiamo parlato di Raffaele Bendandi e della sua, all'epoca avvenieristica, adesso che sta tornando in voga e che si sta cercando di studiare, sui terremoti e la loro origine. Ebbene, adesso una teoria sta interessando e dividendo contemporaneamente il mondo scientifico. L'abbiamo già accennata: l'acqua potrebbe avere una memoria, cioè potrebbe restare influenzata, positivamente o negativamente, dai fatti che le sono avvenuti attorno, riversando poi la cattiveria o la bontà(dipende dalle esperienze vissute) su ciò che le sta attorno. Masaru Emoto, noto scienziato giapponese, da circa dieci anni conduce esperimenti su piccole quantità d'acqua. Le gocce di H2O, cristallizzate, formano figure diverse tra loro, soprattutto prima che inizino a sciogliersi. Per questo realizza fotografie a cristalli d'acqua congelata a 5° sotto zero, prima che inizino a scongelarsi; ognuno di questi subisce un pretrattamento molto particolare: Emoto pronuncia parole di vario genere ai vari campioni, alcune sono dolci, altre aspre. Ogni singolo cristallo riceve questo trattamento che è "personalizzato"; uno riceve solo parole dolci, uno solo aspre, uno solo cattive e così via. Emoto, dopo questo inizio, passa al congelamento, per poi analizzare le fotografie ottenute e valutare le reazioni di ogni singolo elemento sotto studio. Frasi cattive, come quelle che possiamo dire ad una persona non tanto per farla arrabbiare, quanto per farla star male inducono alla nascita di una struttura caotica che fa emergere chiaramente i tratti di un tumore. Un tumore, infatti, non ha una struttura geometrica definita, ma, bensì, caotica e disordinata. E' così che la relazione appena detta sottolinea come, apparentemente, può realmente essere vera una cosa di questo genere. Ma non si potrebbe parlare di un qualcosa di realmente scientifico se non ci fosse una controprova; infatti, al pari dell'acqua che ha ricevuto parole e frasi negative, così anche quella che ha subito un trattamento positivo è stata studiata allo stadio di ghiaccio. Questa, invece, ha generato una struttura perfetta, cristallina, al pari dei cristalli puri. Gli esperimenti sono continuati ed hanno cercato di verificare se, oltre ai verbi, anche i nomi di personalità note della storia avrebbero potuto influenzare lo stato di aggregazione delle molecole di H2O. Gli effetti si sono visti già con due nomi: al pronunciare Ad