Pubblicato il 23 agosto 2012 con Nessun Commento
X (Sebastiano Filocamo), un uomo senza nome che ha scelto di lasciarsi alle spalle il suo doloroso passato e vivere senza identità, lavora per un’organizzazione criminale che traffica in merci ed esseri umani; in particolare, giovani donne cresciute negli orfanotrofi dell’Est da avviare alla prostituzione. Ad X viene assegnato l’incarico di condurre in Italia Nora (Orsi Tóth), una ragazza apparentemente inconsapevole di ciò che le accade intorno e che sogna un futuro migliore. Presto si scopre che è stata presa la persona sbagliata; ad X viene, quindi, ordinato di abbandonare Nora e, successivamente, di ucciderla. Durante il lungo viaggio da Budapest all’Italia X, anche se fa di tutto per non interagire con Nora, scopre che la ragazza ha una forte fame di vita, atteggiamento esattamente contrario al suo. La compagnia della giovane spingerà l’uomo a mettere in discussione la propria scelta di non-vita, facendo riemergere nel protagonista un senso etico ed una umanità da tempo sopite. L’impossibilità di mettere a tacere le emozioni di un passato che ritorna, porterà X ad ascoltare finalmente tutti i rumori di quel mare grazie al quale era riuscito ad annullare la propria esistenza. Riacquistare un’identità significherà per l’uomo scontrarsi con coloro che dall’assenza di essa traevano giovamento e profitto; ma gli scontri e i pericoli non basteranno a fermare un processo ormai avviato, quasi indipendente dalla stessa volontà di colui che ne è protagonista.
“Tutti i rumori del mare”, film d’esordio di Federico Brugia, regista di spot e videoclip di successo, è un noir esistenziale dalle forti tinte psicologiche ambientato tra i paesaggi algidi dell’Ungheria. Gli sguardi e i silenzi dei due bravissimi attori giocano un ruolo fondamentale nella pellicola di Brugia, così come il clima rarefatto e le scene in cui sono protagonisti paesaggi tendenti al grigio e spazi volutamente aperti che comunicano disagio ed oppressione, anziché senso di liberazione. Il lungometraggio brilla per la sua originalità e il regista, descrivendo personaggi dalla forte connotazione caratteriale, crea tra tutti gli elementi del film un convincente equilibrio.
“Tutti i rumori del mare” è una riflessione sociale intorno al drammatico traffico di esseri umani in cui le crisi di coscienza, i cambiamenti e il riscatto di un “cattivo”, seppur temi non nuovissimi, risultano interessanti e attuali, grazie alle ottime interpretazioni, alle ambientazioni così vicine a noi e alle situazioni (purtroppo) verosimili.
Curiosità
Nella pellicola trovano posto i due divertenti cameo, anche se non molto funzionali alla trama, del divo del cinema hard Rocco Siffredi e di Malika Ayane, moglie del regista e autrice della splendida canzone dei titoli di coda, che interpreta una femme fatale con la pistola di un film in bianco e nero, che la giovane Nora guarda sognante dal televisore di una stanza d’albergo.
Tutti i rumori del mare vi aspetta al cinema a partire dal 24 agosto 2012
di Alessandro Burgio