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Tutti in piedi: la precaria che brunetta non ha fatto parlare (e ora che ha parlato...)

Creato il 18 giugno 2011 da Eldacar
TUTTI IN PIEDI: LA  PRECARIA CHE BRUNETTA NON HA FATTO PARLARE (E ORA CHE HA PARLATO...)
Fermo restando che Brunetta, a pelle, mi sta pure un filo simpatico, è oggettivo come, per quanto potesse essere o meno preparata la cosa con striscioni e tutto il resto, non sia stata un'uscita felice quella relativa alla peggiore Italia e tutte le altre cose emerse in questi giorni dopo il casino sollevato sull'argomento. Però, guarando al volo il filmato sul tubo dell'evento FIOM appena concluso (tra l'altro ho scoperto che la FIOM è il sindacato di Reply, pensa te), due domande devo farmele per forza, perchè questa volta Maurizia Russo Spena (la tipa che non era riuscita a parlare) ha avuto il suo spazio e io, quando sento alcune cose, penso. E spesso mi incazzo pure. Andiamo con ordine. Viene presentata: 2 lauree, 2 master e 1 dottorato. E subito la prima cosa che mi viene in mente è: come cazzo fa, questa, ad essere precaria? Sarò strano, ma è la prima cosa che mi domando. L'Italia, ok, ma sarà pure un po' colpa tua? O una scelta tua? Secondo me si. I titoli sono titoli, per l'appunto. La differenza la fa sempre l'essere svegli, attivi e determinati. Io a fare un girotondo, a incatenarmi, a cercare di parlare con un ministro durante un convegno dove si affrontano altri argomenti, non andrei mai. Se e quando non avrò lavoro, essendo il mio un lavoro specializzato e qualificato, andrò in America, in UK o dovunque sarà il caso di andare. Senza fiatare e senza menate. E a maggior ragione con fior fior di attestati come in questo caso. Non è giusto? Ok, come vi pare. Ma questo è, e lamentarsi serve a un cazzo. Se la Spena invece di stare da Santoro se ne andava, faceva il suo business con le sue qualifiche e poi tornava a dare lavoro ad altra gente una volta affermata, era meglio che fare tutto questo casino. E non c'era bisogno di interloquire con il Brunetta di turno. Ma magari ho inteso male. Il monologo continua: la signora lavora nella pubblica amministrazione e in sostanza, con 2 lauree, 2 master, 1 dottorato, si lamenta perchè non è stata assunta nell'agenzia dove opera da qualche anno. Con 2 lauree, 2 master, 1 dottorato punta al posto fisso nella pubblica amministrazione? Ma sarà esattamente questo il problema? Tutte 'ste super qualifiche per la sediola da impiegata?
La storia continua e qui si capiscono altre cose: quando è stata licenziata, tornava da una missione umanitaria in Libia. Quindi praticamente, si è risentita perchè non le hanno tenuto il posto in qualche modo, mentre andava a fare del bene (per carità). Il concetto cambia di poco. E via la digressione su quanto stanno male in Tunisia e quanto l'Italia non abbia fatto niente per Lampedusa e tutto il resto (e il qualunquismo è obbligatorio: con tutti i cazzi che abbiamo qui...vabbè...basterebbe, tipo, non farli partire per esempio). Un'idea me la sono fatta ma poi la cosa che mi fa ha fatto più alterare in assoluto arriva verso il finale: con il contratto da precaria, non posso stare a casa, non ho l'allattamento, non ho gli ammortizzatori. Ma mia nonna che quando aveva il bar lavorava 20 ore al giorno e 'ste cose non le chiedeva, era stronza? E mia mamma che fino all'ottavo mese di gravidanza si spaccava la schiena? E io, che di contratti a tempo indeterminato ne ho strappati due e ho rinunciato al terzo per provare a fare cose di un certo livello? Trovo che queste persone, seppur ricche di nobilissimi ideali e seppur dedite a migliorare (pare) l'esistenza del prossimo, delle volte paiono veramente sospese in un mondo parallelo fatto di molti concetti e poca sostanza.
Sono perplesso. 2 lauree, 2 master, 1 dottorato. Non può dipendere dall'Italia e da Brunetta  in questo caso e negli altri casi allineati. Dipende da chi le qualifiche le ha e sceglie un percorso fatto di proteste legittime ma inutili, piuttosto che della radicale scelta del "fare". Dove, come e quando, dipende solo dalla testa di ognuno. Ma c'è sempre una soluzione alternativa all'incrociare le braccia e alla manifestazione di piazza. Ed è sempre una situazione più impattante e risolutiva, almeno per quel che riguarda la mia piccola esperienza. Io per esempio, non potendo contare sugli ammortizzatori di cui sopra e con l'incubo di finire a fare l'impiegato, punto a fare in modo di non dovermi preoccupare di nulla per ammortizzare tutto per conto mio se e quando sarà, lavorando e guadagnando. Si, sarebbe meglio che ci pensasse l'Italia, ma così non è. Della Tunisia posso dispiacermi, ma sono abbastanza intelligente da capire che se ho dei problemi già di mio, difficilmente potrò risolvere da solo quelli di una nazione intera dall'altra parte del Mediterraneo e difficilmente potrò pretendere che qualcuno mi aspetti tenendomi il posto. E via dicendo. Ce la farò? Me lo auguro. Non ce la farò? Ci ho provato.

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COMMENTI (1)

Da raniero
Inviato il 18 giugno a 01:58
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Io ringrazierei la Russo Spena che come dici tu potrebbe forse ambire ad altro e invece ci mette la faccia per denunciare grandi ingiustizie... grazie all'italia dei migliori e soprattutto dei coraggiosi che non pensano solo a riempirsi le tasche ma vogliono una societa' migliore (della quale Brunetta, peggior ministro di tutti i tempi non puo' ovviamente far parte) Sul fatto che sei strano non c'è dubbio visto che ti sta simpatico brunetta....