Tutti Pazzi a casa mia

Creato il 15 ottobre 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
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  • Anno: 2015
  • Durata: 79'
  • Distribuzione: Filmauro
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Patrice Leconte
  • Data di uscita: 29-October-2015

Sinossi: Michel è un grande appassionato di musica jazz. Nel suo giorno di riposo trova un disco rarissimo, e non desidera altro che tornare a casa per ascoltarlo. Sfortunatamente, proprio quel pomeriggio sembra che tutto il mondo si sia messo d’accordo per non concedergli nemmeno un’ora di tranquillità. La moglie, il figlio, i vicini, gli operai in casa, l’amante, tutti sembrano remargli contro…….

Recensione: Tratto dalla famosa pièce teatrale Un heure de tranquillité del giovane autore francese Florian Zeller, Tutti Pazzi a casa mia vede Patrice Leconte tornare a dirigere una commedia, in cui il protagonista, Michel, interpretato da un brillantissimo e assai versatile Christian Clavier, è un affermato dentista che un sabato, il suo giorno di riposo, si ritrova in un mercatino dove riesce a scovare un rarissimo disco jazz (il cui titolo la dice lunga: Me, Myself and I) di uno straordinario clarinettista. Ciò che più desidera da quel momento in poi è solo tornare a casa per poterlo ascoltare, e a tal scopo vorrebbe mettere tra parentesi tutte le vicende che lo riguardano, ma non ha fatto i conti con una realtà che, proprio quel giorno, sembra accanirsi contro di lui: la moglie, Nathalie (Carol Bouquet), gli rivela un tradimento con il suo migliore amico avvenuto più di vent’anni prima; l’amante, presa da un senso di colpa incontenibile, vuole svelare a sua moglie la relazione clandestina che da tempo ormai li vede insieme; il figlio porta in casa una famiglia intera composta da soli cinesi che vuole accamparsi in unica stanza; un operaio pasticcione ne combina di tutti i colori; ed, infine, un’improbabile festa del ‘buon vicinato’ continua a tallonarlo senza dargli tregua.

Un divertissement davvero riuscito l’ultimo film del regista francese, in cui ad essere messo sotto osservazione è un esponente dell’alta borghesia, uno stimato professionista, collezionista insaziabile di vinili di musica jazz, con moglie, figlio (che scopre non essere suo, e da cui cinicamente prende le distanze) e amante, animato da uno smisurato amore per se stesso che lo porta a considerare gli altri come trascurabili satelliti che gli gravitano intorno, il più delle volte causandogli delle scocciature. Si rapporta col mondo in maniera meccanica, inserendo ciascun individuo con cui si relaziona in una rigida casella all’interno della quale non è consentito provocare disturbo. E giunge come meritato contrappasso un giorno in cui, invece, deve fare improvvisamente i conti con tutta l’umanità che ha sempre considerato come una sua modesta appendice. Michel è comunque un personaggio assai divertente, nella misura in cui si destreggia rocambolescamente tra tutti i nefasti eventi che inaspettatamente gli si parano davanti senza dargli possibilità di fuga. Il mondo borghese rappresentato è pieno di contraddizioni, di rapporti ambigui e parassitari, tutto si tiene in piedi su un fondo molto instabile, pronto a precipitare qualora si verifichino modesti imprevisti.

Si ride è vero, Tutti Pazzi a casa mia (di cui sarebbe stato molto più opportuno mantenere il più sobrio titolo originale Un’ora di tranquillità) è una commedia assai garbata con dei tempi comici azzeccatissimi, ma non manca, per l’appunto, una serrata critica, neanche troppo velata, alla caducità di un mondo fatto di apparenze e formalità. Michel non ama più la moglie, disprezza il figlio che giudica un idiota, e ha perso anche slancio verso l’amante (Valérie Bonneton), che considera come uno dei suoi tanti trastulli personali, tant’è che quando quest’ultima gli comunica l’intenzione di interrompere la loro relazione, non si scompone, anzi sembra che si senta non poco alleggerito da un qualcosa che era pian piano divenuto un fardello; non basta: scopre che la moglie vent’anni prima l’ha tradito con il suo migliore amico, ma la cosa non lo tange più di tanto, perché il suo obbiettivo rimane quello di riuscire a ritagliarsi un’ora di tranquillità per poter ascoltare l’agognato disco. Gag esilaranti si susseguono una dopo l’altra accompagnando piacevolmente lo spettatore negli appena 79 minuti di visione, che scorrono scoppiettando l’uno  dietro l’altro. Il finale, che ovviamente non sveliamo, fornisce al protagonista una possibilità di redenzione (anche se non l’avrebbe meritata), in quanto, contrariamente alla sua egoistica natura, decide di condividere un momento di felicità con qualcun altro. De Laurentiis, che ha capito la bontà e la potenzialità della commedia, cura la distribuzione del film in Italia, e staremo a vedere se gli incassi gli daranno ragione. Peccato solo per il doppiaggio in italiano che certamente appiattisce la vis comica dell’insieme dei personaggi. Consigliato per chi vuole ridere, ma anche fare un po’ di sana auto critica.

Luca Biscontini

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