In quesi giorni sta spopolando sui media la notizia del leone Cecil ucciso in Zimbawe da un dentista americano.L'azione era illegale e il dentista sarà perseguito per legge. Purtroppo come Il dentista hadichiarato qualche giorno dopo l'azione:"Scusate, non sapevo fosse un leone famoso", il leone era appunto la creatura simbolo del Parco Hwange in Zimbabwe. Le sue parole hanno scatenato un ulteriore ondata di indignazione e una conseguente gogna mediatica, ma se non fossero esistiti i social network? A me sembra che ci si atteggi sempre di più a paladini di qualcosa, degli animali, dei bambini, qualsiasi cosa sia un buon pretesto pe rpoter versare il proprio odio su qualcuno. In realtà le battute di caccia grossa sono autorizzate dai governi, è usanza degli europei, gli stessi che poi sembrano essere gli unici ad indignarsi, recarsi in Africa e pagare (nel caso del dentista americano ben 55.000 dollari) per poter uccidere, legalmente, i giganti della Savana. In questo caso manca l'autorizzazione ma il dentista pensava di averla. E se il leone non fosse stato famoso, come dice il dentista? Sapete quanti ne vengono uccisi ogni anno nello stesso Zimbawe da persone autorizzate? Autorizzate dallo stesso governo dello Zimbawe che adesso processerà il dentista per una pura formalità?Ma non si tratta di leoni famosi e quindi nessun risalto mediatico, il commento del dentista non era affatto un commento stupido. E magari voi penserete che giustizia è stata fatta, magari anche grazie alla vostra indignazione ma non è così. La vostra indignazione lascia il tempo che trova, serve solo a voi, a sentirvi meno colpevoli e meno inutili, ma è in realtà un processo di alienazione. Ci si pulisce la coscienza attraverso un misero post su Facebook e magari nel frattempo, per scriverlo e seguirlo, si stanno ignorando i propri cari.. Sapete quante persone che conoscete sono andate in Africa a farela stessa cosa? O magari a fare del sano turismmo sessuale, pratica in cui gli italiani detengono il primato mondiale. Speriamo che prima o poi si rechino da un bambino famoso... Le parole non valgono niente se non servono a precedere le azioni.