La manovra finanziaria fatta e resa nota mentre gli italiani sono sotto gli ombrelloni a mangiare anguria ha "cancellato" tre date che hanno a che fare con la storia e la cultura di questo paese malmesso e silente: il 25 aprile (La Liberazione), il 1° maggio (Festa del Lavoro) e il 2 giugno (La Nascita). Il motivo di questa decisione? "Si risparmia tanto abolendo ponti e festività infrasettimanali".
Questa cosa mi fa davvero incazzare: perché si cancellano date di importanza nazionale e che riguardano tutti gli italiani invece di "abolire" (o spostare alla domenica successiva) le feste religiose che riguardano solo una parte dei cittadini?
Quando tornerete tutti dalle vacanze, se vi va iniziate a incazzarvi e a manifestare perché quello che è avvenuto è molto grave. Per l'ennesima volta superstizioni, credenze, dogmi e sottomissione alla chiesa hanno avuto la meglio. Complimenti.