L’inferno di Dante porta male al fiorentino Benigni infatti i dati di ascolto che ha riportato Benigni in tv sono in profondo calo.
A partire dal 27 luglio 2006, in Piazza Santa Croce a Firenze, Benigni ha tenuto un ciclo di letture dantesche. Tredici canti, uno per sera, letti e commentati, come in un unico grande racconto, dall’attore toscano più noto nel mondo. I canti della Divina Commedia che sono stati scelti sono i primi dieci, il XXVI e il XXXIII dell’Inferno e il XXXIII del Paradiso. Dal successivo novembre Benigni ha poi portato in giro per l’Italia le sue letture dantesche, in un tour chiamato Tutto Dante. Nel corso del 2007 lo spettacolo è stato proposto in alcune carceri italiane.
Partito dall’8,5 per cento Benigni si è inabissato fino al 4,5 per cento. La rete si aspettava altri numeri, almeno il 15 per cento di share. Invece niente. Facile dire, ma anche con il senno di prima, che un prodotto registrato, rispetto a uno live desta meno interesse. Perché le serate che stanno andando in onda sono le registrazioni di Tutto Dante 2012, realizzate a Firenze in piazza Santa Croce la scorsa estate. Un successo da settantamila spettatori. In piazza, non in tv. Tanto che il direttore di Rai2 Teodoli non ha escluso che il programma possa essere spostato in seconda serata.
Fra i numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, un premio Oscar come miglior attore per la sua interpretazione nel film La vita è bella. È stato l’unico interprete maschile italiano – e il primo non anglofono in assoluto – a ricevere l’Oscar come miglior attore protagonista, recitando nel ruolo da protagonista in un film in lingua straniera, dopo quello vinto da Sophia Loren nel 1962.
Written by Rosario Tomarchio