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"tutto e' in tutto", fra (anti)politica e futuro

Creato il 10 maggio 2014 da Alessandro @AleTrasforini
"[...] Perché ci sia il cambiamento, bisogna che prima cambi la politica. 
Avrebbe dovuto succedere molti anni fa, quando la cosiddetta antipolitica non era ancora diventata così popolare.
Avrebbero dovuto, i politici, capire che le cose stavano scivolando. 
Avrebbero dovuto comprendere che il rifiuto della politica come lo conosciamo avrebbe fatto proseliti in tutti gli schieramenti, cambiando pesi e proporzioni, e avrebbe reso definitivamente ingovernabile questo Paese. 
E' il tema della rappresentanza, della ricostruzione di un rapporto e di una relazione politica che si è perduta nell'intero mondo occidentale. 
La riflessione che propongo ha la pretesa di valere per tutti, ma di certo vale per una forza di sinistra che vuole governare l'Italia.
Lo diceva Anassagora qualche millennio fa: tutto è in tutto. 
E vale in particolare per la politica, per la sua organizzazione, per le modalità con cui sviluppare e promuovere la propria proposta e le proprie iniziative. 
Ogni azione non solo deve essere coordinata, ma avere una traduzione e una ripresa a ciascun livello.
Perché la vera differenza tra una grande forza politica contemporanea e una del passato è quella di poter agire a livello nazionale e locale, spingendosi fino alle politiche europee, come unico grande soggetto politico organizzato.
Tutto deve muovere [...] da una grande campagna di informazione che metta ognuno nelle condizioni di conoscere ciò che si sta facendo e seguirne l'evoluzione, al di là delle contrapposte demagogie che spesso non consentono di capire di che cosa si parla. 
Deve consentire di accedere immediatamente ai contenuti [...] ma anche di approfondire, di discutere, di contribuire. Deve far sì che ogni cosa sia condivisa e parli a tutti e con tutti i soggetti [...]
Una forza politica contemporanea non può non concepirsi come un social network evoluto, in grado di generare contenuti e ulteriori relazioni. 
Di mettere in condivisione le qualità e le competenze, a partire da quelle personali [...].
In realtà, la leadership è necessaria, è inevitabile avere una guida riconoscibile, credibile e affidabile, ma tali caratteristiche dipendono in modo essenziale dalla capacità di questa guida di costruire relazioni e cultura politica, facendo crescere il tasso di pluralismo all'interno della forza che guida. [...]"
Fonte citazione: "Qualcuno ci giudicherà - La sfida per il cambiamento dell'Italia", Giuseppe Civati, Einaudi - Stile Libero Extra


Fonte immagine: www.comune.meda.mb.it

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