Tutto e’ possibile in india

Creato il 30 ottobre 2010 da Lalelakatia


“Tutto è possibile… però a volte a non è disponibile”
detto indiano rivisto da un tale di nome Nangu.

Quando in passato sentivo parlare dell’India mi immaginavo una terra lontana, dove una pace incredibile regnava sovrana, dove nell’aria, pregna di odore di incenso, si rincorrevano note di sitar e tablas dando vita ad incredibili melodie. Una terra mistica fatta di fachiri e donne bellissime, di guru, santoni vari ed incantatori di serpenti e fricchettoni…gia’!
Questa terra cosi’ complicata nelle sue innumerevoli sfaccettature, puo’ lasciare storditi, la si puo’ amare od odiare e noi a conti fatti la innalziamo tra le nostre mete preferite insieme alla gente che la popola, la quale penso ha saputo darci il meglio ed il peggio di sè!
Ma cerchiamo di schiarirvi le idee a riguardo andando a spiegare tutto quello che abbiamo imparato da loro…
La cosa che subito salta all’occhio è che sono veramente tanti e tutti insieme non potete neanche immaginare che casino possano fare. Prendiamo per esempio l’argomento viabilita’…è allucinante. Tutti suonano come pazzi…non c’è mezzo che non faccia una strombazzata ogni minuto che passa, e noi ci ritroviamo come inebetiti da tutto il casino che ci circonda! Poi, non è scritto da nessuna parte, ma tutti sembrano sapere come ci si debba muovere. Ovviamente gli ultimi in questa scala gerarchica sono i pedoni…nessuna li fa passare, semplicemente li schivano, cosi’ noi in un primo momento aspettavamo speranzosi che qualcuno ci venisse in aiuto…chissa’, magari qualche anima pia ci fara’ passare, no? Ma con il tempo abbiamo capito che era inutile aspettare cinque o dieci minuti di orologio per attraversare una strada… e che dire poi delle strisce pedonali? Credetemi servono solo ad abbellire le strade!! Cosi’ abbiamo adottato la tattica di attraversare moooolto lentamente dando tempo ai mezzi di schivarci e se vi stiamo scrivendo ora, pare che abbia funzionato!
Salendo in ordine di importanza vengono subito dopo ciclisti, motociclette, tuk tuk, macchine, bus…ma la regina incontrastata, la quale ogni cosa è permessa rimane lei….la mucca!! E’ lei che regola il tutto e alla quale tutto è permesso! Cosi’ assistiamo basiti a scene dove ” la mucca ” puo’ rimanere tranquillamente sdraiata in mezzo alla strada e tutti accuratamente la schivano, dove ” la mucca ” ha diritto di precedenza su tutto e tutti!
Questo potrebbe dare una spiegazione a molte altre cose…prendiamo i bus per esempio…posso riassumervi la cosa cosi’:
Ale: ” ma come cazzo guida questo? ”
Katia: ” ma non vedi che sta facendo uno slalom? Secondo me la patente l’ha trovata nel sacchetto delle patatine! ”
Ale: ” ma che patente! Questo ha imparato a girare il volante a destra e sinistra e basta!! ”
Che forti che sono pero’ gli indiani, hanno la capacita’ di farti passare dalla felicita’, alla nevrosi totale…ma mai, mai riuscirei ad odiarli , anche se a volte per alcuni secondi ho pensato di usare armi di distruzione di massa!
Sono un popolo davvero travolgente, caloroso e curioso…vogliono sempre sapere tutto di te e anche se a volte non parlano inglese sanno farsi capire ugualmente. A volte fanno di tutto per fregarti, mentre in altre fanno a gara per aiutarti… Se capiscono che hai voglia di socializzare con loro è la fine, ma come fai a rifiutare, sono cosi’ simpatici! Anche se a volte non hanno il senso del limite…ti vedono stanco morto, stressato da tutto il casino ma loro, nonostante vedano che hai la ” palpebra pesante ” continuano nelle loro interminabili ” interviste ” senza tregua…per me andrebbero avanti a parlarti anche se stessi dormendo! Sono ossessionati dalla fortuna e sono molto scaramantici…ho imparato dei riti fantastici contro la sfiga!
E che dire delle foto che ti fanno? A volte di nascosto, pensando di non essere visti altre volte no, lo fanno in maniera spudorata per la serie ” gli dai un dito e si prendono il braccio “, e a quanto pare io sono la loro cavia preferita.
Un giorno ad Amritsar gli altri ragazzi sono andati al cinema, io invece sentendo la nostalgia di un po’ di verde in citta’, una volta trovato un bel parco, meta di turismo locale, mi sono parcheggiata li’ per un po’….la mia intenzione era leggermi un buon libro ascoltando solo il cinguettio degli uccelli….peccato che in cinque ore sono riuscita a leggere solo tre pagine…il resto del tempo l’ho passato a fare il mio primo servizio fotografico in India!!
La bellezza di 40 foto!! La loro tattica era sempre la stessa, prima camminavano a debita distanza e poi incuriositi dalla mia presenza, piano piano si avvicinavano in due o tre e timidamente chiedevano se potevano fare una foto con me…poi a seguito arrivava tutta la famiglia! E cosi’ si dava il via all’immaginazione…io con la tutta la famiglia ( di solito non meno di dieci persone )…io con la nonna che mi accarezza il viso…io con la mamma che mi stringe amorevolmente a se…io con il padre di famiglia che vuole a tutti i costi che si veda nella foto il mio tatoo sul polso…io con la bimba in lacrime in braccio, costretta dai genitori… e come farsi mancare una foto in vero stile parrocchiale…io con tutti i bambini del parco!!
Come si fa a dir loro di no! Ho imparato piu’ cose dai racconti della gente incontrata, dalle due chiacchiere veloci scambiate cosi’…solo per attaccare bottone. Come sono buffi quando ti fissano come stessero guardando la tv…stufa un giorno ho adottato la loro stessa tattica per farli smettere…non ha funzionato! O come parlano quando hanno in bocca il betel…pur di non sputarlo, alzano la faccia leggermente in alto, come se stessero guardando in cielo, socchiudono le labbra e via al quiz “indovina cosa dice”…
Katia: ” Scusi, quanto costa?”
Betel dipendente: ” Cunenbdhsjsi ”
Katia: ” Come? ”
BD: ” cunenchishishi! ”
Katia: ” E che cazzo non capisco!! Sputa quel coso! ”
BD scocciato: ” Ho detto cinquecentoquindici!! ”
Specialmente a Varanasi era all’ordine del giorno…altri per farsi capire meglio parlavano con l’angolo della bocca!! Mah! Misteri indiani!
E poi ragazzi, gli indiani sono sordi!! E come biasimarli, con tutto il casino che c’è…ci nascono loro.
Una notte abbiamo preso un bus notturno…oltre a saltare sul lettino come poc corn in pentola per 12 ore, l’autista psichedelico, con tanto di incensi accesi e statua di ganesh lampeggiante sul cruscotto, ha avuto la brillante idea di ascoltarsi un po’ di musica per tenersi sveglio alle quattro del mattino…io ho cercato di filmare il tutto per mostrarvelo, ma il Done era cosi’ incazzato che ha esordito dicendomi: ” Katia, ma che c…o fai? Bastano loro a rompere i c…..i ! Non ti ci mettere pure tu? “. Noi eravamo svegli come grilli, gli altri viaggiatori locali dormivano come se niente fosse…abitudine! Dimenticavo, nel frattempo l’autista parlava al suo socio ( distante da lui una 30 di cm ) urlando…e d’altronde con la musica cosi’ alta non ci si sente!!
E che dire di quella mattina alle 6 e 30 circa…mi sono svegliata di soprassalto pensando di essermi addormentata al cinema… invece no! Il rumore assordante proveniva dall’ingresso della guest house, dove qualcuno ha avuto la brillante idea di guardarsi un film alla tele! Io incazzata l’ ho raggiunto, ma il volume era cosi’ alto che lui poteva capire cosa gli stavo dicendo solo leggendo il labiale…alla fine lui non capiva ed io gli ho strappato dalle mani il telecomando abbassando il volume. Non capiva in cosa consisteva il problema….mi guardava come per dire ” qual’è il tuo problema? ” tantè che dopo pochi minuti, quando ormai me ne ero tornata a letto soddisfatta, lui ha di nuovo alzato il volume!!
Non penso che lo facciano con cattiveria o intenzione…è solo che non si chiedono il perchè ogni tanto qualche ” stupido occidentale ” se la prende con loro!! Tutto qui.
A volte sono anche maleducati. E noi che ci lamentiamo in Italia di chi ci passa davanti quando si è in fila!! Qua per loro è normale!! All’inizio facevo notare loro, in maniera abbastanza educata che non era il loro turno…alla fine gli battevo il dito sulla spalla e gli facevo cenno con il pollice di mettersi dietro senza dire una parola…funzionava di piu’!
L’aspetto spirituale è fondamentale per loro.
La loro vita si svolge in funzione della religione, e abbiamo capito solo l’1 per cento riguardo i loro 33 milioni di dei.
Ma il loro bello è che riescono a far convivere diverse religioni insieme come con i musulmani per esempio.
Una volte un signore mi spiegava:
” Vedi, se parliamo a livello religioso, musulmani ed induisti sono ottimi amici…se mettiamo di mezzo la politica allora cambia tutto!! E’ quello il vero problema che rovina tutto, la politica!! “…. Sante parole!!
Quante cose abbiamo imparato da loro, da come sia semplice vivere con poco a come è inutile arrabbiarsi in certi casi… Un giorno abbiamo preso un treno…14 ore di viaggio… e dopo aver scoperto che i posti letto prenotati da due erano diventati uno ho iniziato a insultare ogni cosa che si muoveva intorno a me!! Durante la notte mi sono svegliata ed ho visto persone dormire per terra e alcune addirittura in piedi, appoggiate solo ad un bastone…mi sono sentita piccola, piccola dalla vergogna!
Tante piccole involontarie lezioni di vita, che a volte ti fanno perdere il sonno…tante immagini che non vorresti mai vedere ma che volendo o no ti investono con la loro cruda realta’ come un pugno dritto allo stomaco…e cosi’ a volte puo’ capitare di sentirsi in colpa per essere nati nella parte ” fortunata ” del mondo. Non sono tanto i luoghi a rendere cosi’ speciale questa nazione, ma la gente.

lakatia


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :