Tutto il Carnevale in Italia

Creato il 10 febbraio 2014 da Yellowflate @yellowflate

Carnevale è arrivato in tutta Italia. Questo anno il Martedì Grasso è il 4 marzo, è questo un periodo ideale per  programmare brevi gite fuori porta per assistere a qualcuna della miriade di feste e parate disseminate lungo lo Stivale. Quelle di Venezia, Viareggio, Putignano, Ivrea, Foiano sono le celebrazioni più antiche e famose, ma i festeggiamenti sono un’occasione per scoprire anche tradizioni meno note ma altrettanto suggestive. Da Verrès in Valle d’Aosta, Sauris e Grimacco in Friuli Venezia Giulia, dalla Marca trevigiana percorrendo le Marche, la Sardegna, l’Umbria, la Basilicata, la Calabria. Ecco una carrellata di alcuni degli eventi in programma.

A Venezia la festa tra campi e campielli inizia il 14 febbraio, offrendo un ottimo spunto anche per una mini-vacanza romantica per San Valentino. L’edizione 2014 è dominata dal tema “La natura fantastica”, mentre fra le novità c’è l’apertura dell’arsenale della Serenissima per tutte le sere della settimana grassa con giochi di luci e fontane d’acqua, musica e intrattenimento itinerante. Numeri da record per Viareggio: con il quinto Corso Mascherato del Carnevale 2014, la storia della manifestazione raggiunge la cifra di 400 sfilate di carri allegorici programmate dal 1873. In questi 141 anni hanno visto la luce 766 carri grandi, 476 carri di seconda categoria, 858 mascherate in gruppo e 738 maschere isolate. Foiano si fregia di essere il Carnevale più antico d’Italia, con notizie che risalgono al 1539. Svelati il 9 febbraio i quattro carri allegorici che raccontano di un’Italia alle prese con la crisi, ma non solo. Aria di festa tra flash mob di coriandoli e musica il 16, 23 febbraio, 2 e 9 marzo. A Ivrea come di consueto la festa è iniziata nel giorno dell’Epifania: la tradizione trae origine dalla ribellione a un tiranno da parte di una giovane, seguita da tutta la cittadinanza. La rivolta rivive nella famosa Battaglia delle Arance.

Anche borghi più piccoli riservano interessanti sorprese. È il caso di Verrès, in Valle d’Aosta, patria di un Carnevale storico “condito” da serate danzanti e cene al castello (dal primo al 4 marzo). È rievocazione di un fatto accaduto nel lontano 1449 – il ballo di Caterina di Challant – riproposto con costumi d’epoca, sfilate nel borgo storico e cene con serate danzanti all’interno dell’antico castello. In Friuli Venezia Giulia si rinnovano particolari tradizioni carnevalesche, un mix di contaminazioni culturali germaniche, slave e mediterranee. Come la Notte delle Lanterne del Carnevale di Sauris (con le maschere di legno), il tradizionale Püst della Val Resia (la particolarità sono gli elaborati cappelli delle maschere) o le sfilate sul mare a Monfalcone e Muggia. A Grimacco, nel cuore delle Prealpi Giulie, nella località Clodig si celebra il mercoledì delle ceneri il Funerale del Carnevale: un corteo, accompagnato da fisarmoniche, porta un pupazzo rappresentante il Carnevale che, dopo un cerimoniale, viene posto al rogo. In Trentino Alto Adige è di grande impatto la tradizione dei Matoci (il primo marzo in Val di Fiemme), ma non solo. In molti centri si svolgono feste di piazza, sfilate di carri allegorici, rievocazioni di personaggi bizzarri o di figure prestigiose come quella della Principessa Sissi. In Val di Fassa è in scena il Carnevale Ladino, mentre a Madonna di Campiglio c’è il raffinato Carnevale Asburgico (dal 27 febbraio al 7 marzo).

Nella Marca Trevigiana il Carnevale è una gioiosa festa che coinvolge decine di borghi. Per le famiglie può essere interessante il Carnevale dei Bambini di Tezze: due chilometri di percorso lungo le vie del paese e con il passaggio nel suggestivo Borgo Malanotte. A Treviso a ridosso del Martedì Grasso si svolge anche la maratona cittadina.

Il Carnevale si celebra nelle terre di Giuseppe Verdi, a Busseto, in Emilia Romagna, con quattro domeniche di festa al via il 16 febbraio a base di banda itinerante, spettacoli e attrazioni per i bambini, sfilate e carri giganti di cartapesta a tema ambientale. Nella regione, che quest’anno sarà orfana del celebre Carnevale di Cento, si potrà comunque partecipare a festeggiamenti a Scandiano, con un’edizione provocatoria dedicata all’abbondanza, a Castelnovo di Sotto, coi carri in cartapesta, e a Persicetano, che vanta una tradizione ultracentenaria. Nelle Marche abbondano le celebrazioni: a Fano dal 16 febbraio si comincia col Carnevale dei Nonni, un mercatino e i primi carri mascherati, ma ci sono anche i Carnevali storici di Offida e Piceno. Sfilate ad Acqualagna, nei pressi della Gola del Furlo, terra di tartufo. Febbraio è il mese dedicato al tartufo nero e quest’anno anche il Carnevale sarà a tema, con tanto di “lanci di tartufo”, al via il 23 febbraio. Tante opzioni in Umbria, dove i festeggiamenti sono iniziati già a metà gennaio. Alcuni centri si trasformano in vere e proprie “città del Carnevale”, come Sant’Eraclio di Foligno col suo Carnevale dei Ragazzi. Sfilate dei carri allegorici pure ad Acquasparta, Todi, San Sisto e Spoleto. Nel Lazio una menzione va al Carnevale di Ronciglione, dal 23 febbraio, col suo “Tradizionale Saltarello”, ballo in piazza della Nave.

L’arte della cartapesta trova delle eccellenze in Puglia, dove le opere prodotte trovano la massima espressione e visibilità nel Carnevale di Putignano che quest’anno rende omaggio a Giuseppe Verdi nel bicentenario della sua nascita. Le iniziative partono il 23 febbraio e si protraggono fino al 9 marzo. I sette carri allegorici sono tutti dedicati a composizioni verdiane opportunamente “riviste”: “La Travagliata”, “LAida dinastia”, “Ride bene chi ride la risata final”, “Rigoletto”, “Un ballo in maschera”, “Va pensiero” e “Va sull’ali dorate”. Idea singolare quella di rinnovare appuntamenti a tema nei giovedì: ci sarà il giovedì delle donne sposate (il 20 febbraio) e il “giovedì dei cornuti” (27 febbraio), un momento ironico e di satira sociale. Due sono i siti di richiamo in Basilicata: Tricarico, con tanto di partenza di mandria per la transumanza, e Satriano, dove gli uomini si travestono da alberi diventando Rumit (eremiti) che la domenica mattina prima del martedì grasso, girano casa per casa bussando alle porte e lasciando un buon auspicio in cambio di un dono. Nei luoghi del Pollino, in Calabria, il Carnevale di Castrovillari è l’occasione per un’escursione al Parco Nazionale.

In Sardegna alle maschere si aggiunge il fascino del folklore sardo. Le origini si perdono nel calendario agrario, nella cultura contadina, con danze propiziatorie e costumi che evidenziano il legame con la Madre Terra. A Mamoiada vanno in scena le maschere tradizionali: i Mamuthones e gli Issohadores. A Oristano c’è la Sartiglia, manifestazione con cavalieri in costume: la figura centrale è quella di Su Componidori, un cavaliere che dopo un rituale di vestizione si trasforma nel re della festa. Carri allegorico-grotteschi saranno protagonisti nell’altra grande isola italiana, in Sicilia, ad Acireale. La maschera siciliana protagonista è Peppe Nappa, un servo sciocco. Le danze quest’anno si aprono il 15 febbraio. (ANSA)


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