Il racconto dimostra, o ci prova, che la birra è stata il motore e il combustibile di ogni avanzamento culturale e scientifico della storia dell’uomo e per farlo si avvale di testimonianze di diversi ricercatori e docenti di università americane ed è molto orientato alla storia americana.
Un’anfora con dell’orzo venne dimenticata all’aperto; alcuni cicli di pioggia/sole portarono prima a una rudimentale maltazione dell’orzo, poi alla sua successiva fermentazione dando vita a una bevanda che piacque subito ai fortunati scopritori. Non c’è dubbio che l’orzo fu coltivato per fare la birra, la prova è nei residui all’interno di antichi boccali che venivano usati per berla. Una vera magia fa lievitare il composto e la miscela è effervescenrte e buona. Da quel momento l’uomo la riproduce, i suoi effetti sono inebrianti e innescano una serie di esigenze e di invenzioni per perfezionarla. Un effetto domino. L’invenzione dell’aratro per coltivare la terra, per trasportare il raccolto, la ruota e il carro. Più produzione, più fattorie. Più contabilità e dunque la scrittura che deriva dalla necessità di registrare il commercio della birra su tavolette di argilla. L’aratro, l’irrigazione dei campi, la ruota e i trasporti, la matematica e le unità di misura sono tutti miglioramenti tecnologici scoperti dall’uomo per facilitare la produzione e il commercio della birra. Una bevanda molto diversa da quella che conosce il nostro palato ma, pur sempre birra.
E nell’età medievale? La vita è corta; guerre, epidemie e l’acqua, sporca e infetta, imbevibile. L’acqua in Europa a quei tempi non era quasi mai potabile. Dato che il processo di birrificazione elimina dall’acqua i batteri nocivi permise alle popolazioni di sopravvivere alle malattie, o per lo meno di limitarle. Ha salvato milioni di vite, annientando i batteri durante la cottura. La ricetta medievale: malto, acqua, fermentazione, moria di microbi e tutti si uniscono al brindisi! La birra è oro liquido e chi si arricchisce maggiormente sono i monaci. Mastri birrai e dono del cielo, da offrire come sollievo ai pellegrini. La santa alleanza tra la birra e la bibbia riempie i forzieri. È stata la punta di diamante del capitalismo moderno.
La produzione di birra da parte di imprenditori, per superare il “monopolio” ecclesiastico gettò le basi per il capitalismo e per la rivoluzione industriale.
L’America terra di coraggio e patria della libertà. I padri fondatori Washington, Jefferson e Sam Adams erano birrai e hanno fermentato una nazione. Franklin sosteneva che la birra fosse la prova che dio ci ama e ci vuole felici. Senza la birra i coloni non avrebbero mai raggiunto l’America, che grazie all’alcol in essa contenuto rimaneva fresca, non bevevano acqua perché sapevano che quest’ultima non era potabile; ma non c
E nell’era moderna? Nel 1850 Louis Pasteur studiò i processi che portano la birra ad “andare a male” e scoprì che le cause erano i batteri (che mai prima erano stati visti al microscopio) ed inventa la pastorizzazione per preservare la birra. Una scoperta sensazionale: la base della teoria dei germi. la pietra miliare della nostra medicina. Non più spiriti maligni ma, germi e batteri che portano le malattie e di conseguenza i vaccini per sconfiggerli. Arriva l’igiene. ringraziamo la birra!
Nel 1881 venne realizzato il primo refrigeratore industriale che permise di produrre un fiume di birra. Viviamo nell’era della produzione di massa. La fabbrica diventa il simbolo del ventesimo secolo e dello sviluppo del genere umano. Ma quale è stata la prima fabbrica al mondo?
Nel 1904 (dieci anni prima della Ford) nasceva la fabbrica negli Stati Uniti, e guarda caso per laproduzione di bottiglie di vetro per l’industria birraria.
La birra ha automatizzato l’America bruciando le tappe del progresso. La sua marcia continua ancora oggi. La vita dell’uomo dopo la scoperta della birra è cambiata in meglio. E allora “Chi beve birra campa cent’anni”, come recitava un famoso slogan pubblicitario.