Tutto lo schifo che Sergio Mattarella potrà vedere nel percorso di insediamento da Montecitorio al Quirinale passando per Piazza Venezia. Quaranta immagini per mettere in guardia il Presidente

Le ringhiere da dopoguerra...

Oggi si insedia al Quirinale il dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana. Come da tradizione, dopo il discorso che il neo presidente Sergio Mattarella terrà a Montecitorio, il cerimoniale prevede una visita al Milite Ignoto. Da qui si parte poi per il Quirinale percorrendo Piazza Venezia, via Cesare Battisti, via Quattro Novembre e infine Via Ventiquattro Maggio. 
Si deduce quindi che il breve viaggio del Capo dello Stato nel pieno centro della Capitale d'Italia sia perfetto e che egli possa ammirare le bellezze della città eterna dalla fiammante Lancia Flaminia decappottabile. Sarà così? Le foto parlano da sole. 
Una Via del Corso con l'asfalto bombardato a tal punto da generare disagi che paiono fatti apposta, strisce pedonali assenti o smozzicate, transenne da quarto mondo, venditori di castagne di fronte a Montecitorio, cartomanti in faccia alla Galleria Alberto Sordi, venditori di paccottiglia, vendita abusiva di gioielli di fronte alla chiesa di San Marcello con annessa casetta vintage della lotteria, monnezza vicino ai cestini. E questa è la sola Via del Corso. Piazza Venezia ha i sanpietrini divelti, segnaletica sparita, cartello che segnala autocarri in manovra dei lavori per il prolungamento dell'8 finiti ormai due anni fa: segnaletica abbandonata, di cui nessuno si prende cura. E ancora: camion bar fronte all'Altare della Patria, centurioni, risciò stile Manila, finta impalcatura angolo Via del Corso il cui unico obiettivo è riempire le tasche di qualcuno visto che i restauri sono fasulli ma la pubblicità è vera e cambia ogni due settimane. 
Stessa solfa in Via Cesare Battisti fino a quando all'inizio di Via Quattro Novembre compare il segnale stradale "30 all'ora-strada dissestata". Viva la sincerità. 
Conviene quindi augurarsi che le sospensioni della Flaminia 335 resistano all'impatto con... la realtà romana. Benvenuto Presidente.
Giorgio Carra