Tutto o quasi sul pistacchio di Bronte

Da Danita

Come avrete potuto notare :-) adoro il pistacchio in tutte le sue varianti. Però, ci sono diversi tipi di pistacchio, di diversa provenienza:Iran, Turchia, Afghanistan,Grecia e America meridionale, ma, scusate il mio amore "siculo", il pistacchio D.O.C., il più rinomato, il più ricercato è, sicuramente, il pistacchio di Bronte, ormai chiamata "la città del pistacchio" , unica città in Italia (o quanto meno quella con più rilevanza), in cui si coltiva il pistacchio. Sarà il clima, sarà l'altitudine, sarà l'influenza del vulcano (è proprio tipico della zona etnea), ma questo pistacchio è unico nel suo genere: un aroma e una dolcezza unica e soprattutto il colore verde, ecco perchè viene chiamato l' "oro verde" :-)
A Bronte se ne raccolgono oltre 30 mila quintali di questi l'80% del prodotto è esportato all'estero, sopratutto in Europa.
Il frutto viene commercializzato sotto diverse forme: Tignosella (pistacchio non sgusciato), pelato (sgusciato e privato dell'endocarpo), granella, farina, bastoncini, affettato, pasta di pistacchio, aroma.
Il Pistacchio (pistachia vera) è un arbusto, più raramente un albero di piccola taglia, di altezza non superiore ai 6 metri, dotato di radici profonde, dal tronco nodoso e contorto di colore grigio brumastro e dal fogliame caduco.
La pianta si trova a suo agio su delle rocce laviche proibitive per qualsiasi altro tipo di vegetazione.
Per la sua coltivazione, su otto piante femmine bisogna piantare un maschio che deve essere piantato in sopra vento rispetto le femmine, in questo modo il vento può trasportare il polline dei fiori dai maschi fino al pistillo delle femmine.
Il terreno, caratterizzato in prevalenza da rocce che affiorano in superficie, crea degli ostacoli alla meccanizzazione di tutte le pratiche culturali indispensabili e determina elevati costi di produzione.
La difficile raccolta su questi terreni è il maggior motivo per il quale si impone ai pistacchieti etnei un ciclo di produzione biennale.
Poiché a causa del pericolo di dispersione si è costretti a raccogliere direttamente dagli alberi con notevole impiego di costosa manodopera, si preferisce avere una annata totalmente vuota poi seguita da una abbondante.
Una pianta nuova ha bisogno di 10 anni prima di fare i suoi frutti Esiste, ovviamente, anche una sagra del pistacchio, che si svolge a Bronte, tra la fine di Settembre e gli inizi di Ottobre.
Il pistacchio di Bronte si presenta con la pellicina esterna di un bel colore violaceo-verde, levata la pellicina esterna è di un bel colore verde.
I suoi usi sono molteplici: nel campo dolciario principalmente, nei piatti salati ma anche nella cosmesi

Le proprietà del pistacchio di Bronte
Il suo apporto calorico è notevole, ricco di proteine e di grassi, il pistacchio ha, fra la frutta secca, il maggior apporto calorico: per ogni 100 grammi 683 calorie. Nonostante ciò, la sua assunzione favorisce l'abbassamento del colesterolo "cattivo" ed è considerato un antiossidante al pari della verdura e della frutta oltre a favorire lo sviluppo dei radicali liberi. E' particolarmente ricco di ferro,calcio, fosforo, potassio e zinco. Buono anche l' apporto di magnesio, che contribuisce al buonumore.

USO IN CUCINA

Ma veniamo a noi, vi voglio far vedere come lo uso io:

  • intero: lo uso per fare il pesto o altro e lo pesto con il mortaio
  • aroma: gelatinoso e molto colorato, viene usato per dare, appunto, un'aroma più deciso, a parte il colore, negli impasti quali pan di spagna, creme, gelati o altro. Io, personalmente, non lo amo molto, ne uso pochissimo, perchè trovo che sia troppo artefatto come sapore, sembra molto simile a quello delle mandorle amare :-(
  • pasta di pistacchio: è una pasta usata nella preparazione soprattutto di creme e gelati. E' molto cremosa e dolce, simile alla nutella, non va mangiata ma, appunto, sciolta ai composti. Non è facile trovarla in commercio (ovviamente noi la troviamo facilmente), si può acquistare prevalentemente tramite internet, pasticcerie o gelaterie di fiducia. La si può provare a farla in casa facendo un "pralinato di pistacchi" (mixando zucchero e pistacchi fino a che il calore delle lame riduca in pasta il tutto)
  • crema di pistacchi: è una crema corposa spalmabile, simile ad una nutella bianca, molto buona da usare per riempire panettoni, colombe etc.

Qui la crema con la siringa che ho usato per farcile le colombe pasquali :-)

Questo tritato, invece, è quello che trovo all Coop e che uso, soprattutto, negli impasti per fare il pds.


Scusate se sono stata troppo prolissa, ma l'argomento merita :-)


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