Salve!
Mi presento, sono Iku88, ho 22 anni e il mio genere preferito è il fantasy.
Sono stata reclutata da Nasreen, che stimo molto, e da oggi collaborerò anch’io al bellissimo progetto che è “Sognando Leggendo”.
Questa è la mia prima recensione, “Twilight“. Mi sono offerta di recensire questo libro dalla posizione molto particolare perché in passato ho svolto un lavoro di un certo tipo sul fenomeno, e pensavo che analizzare il libro dopo esseri staccata da quel lavoro potesse essere interessante. Ecco la mia recensione.
Stephenie Meyer;
Stephenie Meyer nasce ad Hartford, Connecticut, nel 1973. Il nome Stephenie (piuttosto che Stephanie) deriva dal nome del padre Stephen. La sua famiglia si trasferì in Arizona quando lei aveva quattro anni. Seconda di sei, Stephenie ha due sorelle e tre fratelli.
Durante gli anni all’istituto di Scottsdale riceve un premio nazionale per il merito scolastico, che gli vale l’iscrizione alla Brigham Young University, dove si laurea in letteratura inglese.
Nel 1994 sposa Christian, che conosceva dall’età di quattro anni, e da cui avrà Gabe (8 anni), Seth (5 anni) ed Eli (3 anni). Stephenie Meyer e la sua famiglia sono membri della Chiesa di Gesù Cristo di Latter-Day Saints, ed abitano tuttora in Arizona.
La saga di Twilight è composta da quattro libri (Twilight, New Moon, Eclipse e Breaking Dawn), che costituiscono le prime opere di Stephenie e che le hanno valso un successo mondiale. Oltre alla saga l’autrice ha scritto anche “L’ospite”, un libro dai toni fantascientifici, e “La seconda breve vita di Bree Tannen”, che racconta la storia di un personaggio già conosciuto nella saga di Twilight.
Il suo sito web è www.stepheniemeyer.com
Saga;
1. Twilight (isbn: 9788881128990)
2. New Moon
3. Eclipse
4. Breaking Dawn
Autore: Stephenie Meyer
Serie: Serie Twilight, 1
Edito da: Fazi Editore
Prezzo: 9,90€
Genere: Young Fantasy, Paranormal Romance, Vampiri, Licantropi
Pagine: 412 p.
Voto:
Trama: “Un gioco di seduzione e avventura che ipnotizza il lettore fino all’ultimo capoverso: Twilight è il primo episodio della storia d’amore che ha incantato milioni di adolescenti e non solo.”
Quando Isabella Swann decide di lasciare l’assolata Phoenix per la fredda e piovosa cittadina di Forks, dove vive suo padre, non immagina certo che la sua vita da teenager conoscerà presto una svolta improvvisa, eccitante e mortalmente pericolosa…
Nella nuova scuola tutti sono incuriositi da lei e la trattano con gentilezza, tutti tranne uno: il misterioso e bellissimo Edward Cullen. Edward non da confidenza a nessuno, frequenta soltanto i suoi cugini e fratelli, tutti ugualmente belli e affascinanti. Ma c’è qualcosa in bella che costringe Edward dapprima a cercare di stare lontano da lei e quindi ad avvicinarla. Tra i due inizia un’amicizia sospettosa che man mano si trasformerà in un’attrazione potente, irresistibile. Fino al giorno in cui Edward rivela a Bella di essere un vampiro…
Citazioni:
“E se non fossi il supereroe? Se fossi il cattivo?”
“Di tre cose ero del tutto certa. Primo, Edward era un vampiro. Secondo, una parte di lui -chissà quale e quanto importante- aveva sete del mio sangue. Terzo, ero totalmente, incondizionatamente innamorata di lui.”
“-Così il leone si innamorò dell’agnello.-
- Che agnello stupido- sospirai.
- Che leone pazzo e masochista.-”
Opinione personale: Ho letto questo libro per la prima volta prima che diventasse un successo planetario, e l’ho riletto in questi giorni per produrre una recensione che fosse più accurata possibile, ma la mia impressione è cambiata poco da allora: Twilight è un libro piuttosto approssimativo.
Lo è nel tratteggiare il carattere di Bella, che sembra non avere interessi né per la musica, né per lo sport né per nessun’altra cosa che le capiti davanti.
Lo è nel descrivere questa storia d’amore: scopriamo leggendo che il motivo che avvicina Edward a Bella è che lei è per lui la preda più appetibile, il bocconcino più prelibato, e inoltre lei è l’unico essere umano del quale Edward non può leggere la mente.
Lo è nel parlare delle emozioni di Bella, che appaiono impersonali, quasi fredde.
Twilight parte da uno spunto interessante: l’idea che un essere, in questo caso il vampiro, possa innamorarsi di un membro della specie che ne rappresenta per natura la preda, in questo caso l’essere umano. Questa base potrebbe dar luogo a contrasti drammatici nell’animo del protagonista, a situazioni di terrore e panico per la protagonista femminile, a tragedie alla Romeo e Giulietta.
Invece no: una delle più grandi contraddizioni che ho trovato nel libro è l’atteggiamento di Edward, che, pur spendendo righe e righe di parole per mettere in guardia Bella su quanto lui sia pericoloso, le gira attorno come se niente fosse, controllandosi perfettamente in qualsiasi situazione, scegliendo deliberatamente di frequentarla pur sapendo a che pericoli la espone.
Che Edward sia un personaggio affascinante e meglio delineato di Bella lo si percepisce bene durante la lettura: stuoli di fan si sono innamorate di lui e non a torto, dato che –a parte la piccola incongruenza di cui sopra- Edward è il ragazzo bellissimo e perfetto che tutte le ragazze sognano.
E’ forse questo a spingere Bella tra le sue braccia? Durante la narrazione non si contano tutti i punti in cui lei parla del fascino di lui, di come sia “bello come un dio greco”, “perfetto” e “affascinante”, ma questi aggettivi non sono mai accompagnati da frasi che ci facciano capire cosa prova Bella: Edward è genericamente bellissimo e mozzafiato e di questo dobbiamo accontentarci.
Un’altra cosa che la dice lunga sullo spirito di Twilight è il modo in cui si rapportano i due protagonisti: sebbene nella quarta di copertina si parli di un’amicizia sospettosa è chiaro che tra Edward e Bella c’è fin da subito una terribile tensione romantica. Nessun passaggio intermedio, nessuna cauta amicizia, nessun periodo di conoscenza: Edward passerà una giornata a farle domande per conoscerla, per poi passare (a pagina 264) ad un “Ti amo” dai toni fin troppo freddi.
Altro particolare che mi fa sospettare che Twilight sia tutto costruito attorno e in funzione a questa storia d’amore è il modo in cui agisce e pensa Bella: sebbene all’inizio del libro (prima dell’arrivo di Edward) le amiche siano l’unica cosa positiva delle sue giornate fredde e grigie, la ragazza non spende per loro nemmeno una parola, né per descrivere l’amicizia con loro né nel parlare di ciò che sente. Bella in quelle pagine è pessimista, lamentosa, e dalla comparsa di Edward tutte le sue azioni e riflessioni sono in sua funzione: se da una parte Bella non è nulla senza di lui, nemmeno a livello caratteriale, dall’altra ne è totalmente influenzata, al punto che anche quando lui le svela che passa le notti in camera sua a guardarla dormire la sua reazione è praticamente nulla.
A parte queste incongruenze la lettura di Twilight è semplice e scorrevole, ma non escludo che il livello dei libri successivi possa alzarsi: sinceramente lo trovo un libro, dal punto di vista tecnico e narrativo, un po’ insignificante. Non parlerò dello snaturamento della figura del vampiro, dato che sotto questo aspetto sono una profana, ma condivido l’idea che utilizzare una figura già esistente per modificarla in modo così radicale non sia molto etico.
*Continua…*