TWIN Colour Solar Nail Lacquer Smurf Blue to Purple

Creato il 25 novembre 2011 da Goldfrancine

Buon venerdì a tutti! Lo smalto di oggi fa parte del quartetto inviatomi dalla Solarmaniak in prova. Inizio col dire che è il colore che più di tutti mi è piaciuto, primo posto in assoluto nonostante alla luce del sole viri sul viola, che, come molti di voi sapranno, non è un colore che amo per partito preso. Anzi.

A volte mi fa lo stesso effetto del rosa, colore che detesto quasi a priori grazie alle ragazze che ci si vestono dalla testa ai piedi, nemmeno fossero delle Hello Kitty umane. Sappiate che codeste fanciulle hanno anche una versione “alternativa” che declina questa stessa follia cromatica sui toni del viola.
Ed è una cosa che odio. Scusate, ma se non mi metto un fioccone rosa (o viola) in testa, mi scambiano per un maschietto? Ma davvero davvero mi dite? E sì che sono cresciuta guardando Georgie, dove una avvenente e boccoluta fanciulla è scambiata per un ragazzo se cela i suoi lunghi capelli biondi sotto un cappellaccio cencioso. Che dite, non è che Gavroche, sotto sotto, sia una fanciulla? Come Lady Oscar?
Scemenze a parte, veniamo a noi. O meglio, veniamo a lui.

Questo signorino si chiama “Smurf Blue to Purple”. Ed è veramente color Puffo, quello stesso punto di blu che avevano i pupazzi dei Puffi negli anni ’80 e le vaschette di gelato al gusto Puffo, appunto. Il finish è perlato, ma rispetto ai suoi fratelli si nota molto di meno. È un bel colore deciso, che però necessita di almeno tre passate per coprire bene l’unghia. Tenete presente che in questo caso non ho usato il Ridge Filler della OPI come base ( e il medio lo dimostra abbondantemente), per cui l’unghia sottostante non è opacizzata. Suppongo che con una passata di Ridge Filler buono (=OPI), ci si possa evitare una terza mano di colore. Nella foto vedete come cambia la resa a seconda del numero di passate.

Pollice e Indice: tre passate;
Medio ed Mignolo: due passate;
Anulare: una passata;
Come potete vedere la coprenza è un po’ scarsina, questo bisogna dirlo, almeno per i miei standar che prevedono un’unghia uniforme e colorata, anche perché le mie unghie hanno il gel con la french manicure, ed è antiestetico vedere la lunetta di gel bianco naturale che fa capolino da sotto lo smalto, ragion per cui cerco sempre di acquistare smalti che siano il più possibile coprenti. Mi rendo conto che può sembrare un’ossessione da fanatica integralista, ma abbiate pazienza, sono fatta così.


Questo è il fondo. Come vi ho spiegato nel post precedente, il colore sul fondo da solo un’idea di come potrà diventare il nostro smalto alla luce del sole, visto che l’attivatore entra in azione in base alla posizione azimutale del Sole. No, no, non scappate ululando. Non chiamerò Sheldon Cooper per farci spiegare cosa sia la posizione Azimutale, state tranquille (anche perché gli tirerei il collo alla terza parola). Vi basti sapere che, al variare dell’angolo con cui i raggi solari incocciano la Terra (ok, incocciano non è italiano corretto. DON’T TRY THIS AT HOME!!!), varia la reazione spettografica (=il colore) del nostro amico Fritz. E visto che l’Italia si trova in una posizione dove il viola esce fuori che è una bellezza, temevo che una volta uscita sulla veranda della casa in montagna avrei avuto le mani porpora.
Curiose di vedere com’è andata a finire?
Et voilà!

Viola UVA. Ebbene sì, la componente blu di questo viola è maggiore della componente rossa. O gioia, o gaudio, o giubilo!
Sono rimasta a guardarmi le unghie con gli occhi spalancati dalla sorpresa e dalla contentezza. Uno smalto del colore dell’UVA!
Col senno di poi, mi sono detta «Eggrazie! Parte da un blu freddo!», ragion per cui difficilmente il viola finale avrebbe avuto un tono caldo, più sul rosso, ma lì per lì la gioia di trovarmi le mani viola violetta ha annichilito qualsiasi reminescenza di ottica ( ebbene sì, avevo un dignitosissimo sette in Fisica, che per una studentessa del Classico è un buon risultato!), con buona pace della mia professoressa.


Ecco qui. Come potete vedere alla luce del sole il colore è diverso da quello riportato sul fondo della boccetta. Anche qui, proprio per evitare di ritrovarvi con uno smalto viola mentre ne avreste preferito uno più aderente al tono del dischetto (porpora), mi permetto di ricordarvi un consiglio tanto scemo quanto sopravvalutato: chiedete alla vostra estetista di poterlo vedere alla luce del sole, perché, se come è accaduto a me in un altro caso, ve lo passa sotto la macchina a raggi UV per il gel, siete fregate, uscirà fuori un colore diverso da quello della realtà. Chiedete: è un vostro diritto poter vedere la merce alla luce del sole. Vi basterà affacciarvi un minuto, cronometrato, magari con lei vicino. Come direbbe Giobbe Covatta, «Basta poco, che ce vo’?».

Qui potete vedere il risultato pratico dell’esposizione al sole. Confesso di aver rubato l’idea ad Aly di Mai Senza Smalto, perché mi piace un sacco poter dimostrare praticamente questo tipo di cose. Vedete? Dove c’erano anulare e mignolo è rimasto il blu, il resto della boccetta è virato sul viola.

E qui è una foto scattata subito dopo l’esposizione. Come potete vedere, lo smalto nella boccetta è tornato subito al blu, mentre sulle unghie è rimasto viola. Il passaggiavviene in un minuto quando si passa dall’ombra al sole, mentre, almeno nel mio caso, ne occorrono due o tre per il processo inverso.
To cut long story short, di questo smalto mi piace il colore (dettaglio non trascurabile) che mi fa passare sopra al finish perlato; la stesura, che è rapida e veloce e la durata: l’ho lasciato addosso per tre giorni, senza top coat. Per uno smalto perlato, va più che bene, anche perché tendo a stancarmi subito di questa finitura.
Ho ancora dei problemi con il pennellino, che sì, è molto comodo per tirare su il prodotto che resta in fondo alla boccetta quando lo smalto sta per finire, ma che in fase di stesura ha bisogno ancora di qualche altra ora di volo, come direbbe mio zio, per prenderci la mano e non fare pastrocchi.
ve lo consiglio? Sì, se volete un colore che abbia questo risultato finale. Tenete comunque presente che quando diventa viola, c’è il rischio che si possa vedere la lunetta dell’unghia più che quando è blu.
E con questo saggio consiglio, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima! Ma prima, la vostra DJ smaltara vi lascia con ua hit 80′s imperdibile.
Buon ascolto!

E visto che a Daniela questa frase piace tanto…
Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo



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