Dopo tre anni di partnership, da ieri non ci sono più aggiornamenti automatici degli account tra Twitter e LinkedIn. Per molti risultava comodo postare un messaggio su Twitter e mostrarlo anche sul proprio profilo di LinkedIn, ma ormai non sarà più possibile
Ryan Roslansky di LinkedIn, a stretto giro, scrive poi sul proprio blog, “in considerazione degli sforzi che Twitter sta mettendo in atto sulla propria piattaforma, da oggi non saranno più visualizzati i tweets su LinkedIn“.
Va comunque specificato che il collegamento tra le due piattaforme non è tuttavia perso. Si potrà comunque pubblicare su Twitter da LinkedIn attraverso il bottone “Share” che si trova in basso a destra dove di solito aggiornato il vostro status.
Sippey nel suo post parla di “expanded Tweets“, ossia Twitter cards, che consentiranno agli utenti un’esperienza ancora più ricca.
Le Twitter Cards sono un passo importante verso la direzione a cui vogliamo indirzzare la nostra piattaforma, che implica la creazione di nuove opportunità al fine di garantire agli utenti esperienze sempre più coinvolgenti su Twitter,” scrive Sippey. “Vogliamo quindi mettere in grado gli sviluppatori di creare applicazioni che girino all’interno degli stessi Tweets”.
Sappiamo quanto in questi anni Twitter sia sia distinta per la sua politica molto libera attorno alle API, ma da oggi in poi le cose cambierannno.
Nelle prossime settimane”, aggiunge ancora Sippey, ” ci sarà l’introduzione di linee guida più rigorose su come utilizzare le API di Twitter”
Ma in rete, in virtù di questa nuova tendenza di Twitter, ci si chiede chi sarà la prossima vittima della nuova politica che sta per essere messa in atto. E molti cominciano a fare il nome di Flipboard, da poco resa disponibile anche per i dispositivi Android, che come si sa permette di fare aggiornamenti verso Twitter in modo abbastanza analogo a come succedeva per LinkedIn, e lo stesso è possibile verso Facebook o Google+. Ma comunque ce ne sono altri che possono finire nel mirino di Twitter e quindi non ci resta che attendere gli sviluppi nei prossimi giorni.
Ma voi che ne pensate di questa nuova politica di Twitter?