(Tin sun yut dui)
Visto in Dvx, visto in orginale con i sottotitoli in italiano.
La storia è quella di una donna che scopre di avere un tumore al seno e di tutte le fasi che attraversa, dalla negazione alla rabbia ecc, a tutti gli specialisti a cui si rivolge, di tutte le tecniche più o meno superstizione che utilizza, delle paure legate all’intervento radicale ed infine all’accettazione del problema.
È un film progresso, non solo per la trama che comprende ogni possibile risvolto legato alla scoperta di un tumore, ma anche e soprattutto per dei momenti di un didascalico impressionante; come quando viene insegnata (al pubblico che guarda) l’autopalpazione, o quando vengono elencati i fattori di rischio del tumore, o con l’episodio del truffatore.
Detto ciò devo anche aggiungere che il film funziona; nel suo genere, ma funziona. Ce la fa perché butta tutto sul livello di commedia, a volte esagerando, ma generalmente riuscendo a dire tutto senza mai affogare nel melodramma (e sarebbe facilissimo). Tutto è affrontato con leggerezza, persino il tentativo di suicidio; e visto che il film pretende d’essere gradevole ci mette pure una storia d’amore (e impotenza…).
Così facendo si riesce ad avere un film didattico e sensibilizzante quasi mai noioso (ha giusto un paio di momenti di stance verso la metà o poco dopo), che intrattiene con gusto (e una buona dose di prevedibilità che tranquillizza il pubblico più ansioso). Bella l’ultima scena, esplicativa, ma senza urli.
Un film eccezionale visti i presupposti, ma che non consiglierei a nessuno.
PS: magnifico il gusto del grottesco dimostrato nel titolo (che evidentemente si riferisce ai seni dopo la mastectomia) o la schermata nera finale con la data di nascita e quella di morte del seno sinistro della protagonista.
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