Two days on the road.

Creato il 02 luglio 2013 da Martinaway @MartinawayTB

“Ed eccoci di nuovo in Inghilterra, la terra di Sua Maestà, la Regina Elisabetta II.”

Ed eccoci di nuovo in Inghilterra, la terra di Sua Maestà, la Regina Elisabetta II. Questa volta però niente Easyjet o Ryanair, arriviamo via mare, attraversando la Manica. Lasciando alle spalle il porto di Calais, dopo circa un’ora e mezza si attracca a Dover, la città dalle candide scogliere. I faraglioni sono visibili molto prima dell’arrivo, il bianco della roccia calcarea contrasta con l’azzurro del cielo e del Mare del Nord, lasciando impressa nella mente di chiunque arrivi dal mare un’immagine da cartolina.

“…il bianco della roccia calcarea contrasta con l’azzurro del cielo e del Mare del Nord, lasciando impressa nella mente di chiunque arrivi dal mare un’immagine da cartolina.”

Il sud della Gran Bretagna è un alternarsi continuo di prati verdi e paesini sperduti; dal Kent passiamo nel Wiltshire, direzione Stonehenge, la prossima tappa. Il sito preistorico risale ad un periodo tra il 3000 e il 1600 a.C ed il suo vero scopo rimane un mistero, anche se congetture e supposizioni non mancano. La struttura megalitica è allineata con l’alba di metà estate e il tramonto di metà inverno, per questo motivo l’ipotesi più accreditata è quella degli scopi rituali e celebrativi, seguita da quella legata alla misurazione dei cicli naturali, utili all’agricoltura. Secondo alcuni c’entrano gli alieni, secondo altri la magia celtica, ma quel che è certo è che questo luogo lascia briglie sciolte all’immaginazione e alla curiosità.

“La struttura megalitica è allineata con l’alba di metà estate e il tramonto di metà inverno…”

Nonostante i giorni a disposizione siano appena due, l’ultima tappa del viaggio è a circa un’ora di distanza, meglio rimettersi in marcia. La strada da percorrere è isolata, come un po’ tutte quelle della zona, ma lungo la via ci si può imbattere in piccole sorprese culinarie. Tra Petersfield e Winchester c’è l’Hinton Arms, un tipico pub inglese dove servono panini e ricchi piatti di carne conditi con salse locali, le porzioni sono abbondanti e i sapori eccezionali. Poco lontano, ideale per passare la notte se ormai si è fatto tardi, c’è la cittadina di Alresford, uno di quei paesi che ci si aspetta in questa zona dell’Europa, che nasconde però una piccola sorpresa, una perla che per gli appassionati è paragonabile alla mattina di Natale per un bambino. In una delle vie principali c’è un negozietto, il Laurence Oxley Ltd, con scaffali ripieni di libri vecchi e nuovi, mappe geografiche e stampe. Se si hanno tempo e pazienza è una tappa da non perdere, si potrebbe portare a casa qualche gioiellino ad un prezzo davvero economico. Rimaniamo in tema di libri, la meta finale è Chawton, dove la scrittrice inglese Jane Austen visse dal 1809 al 1817, data della sua morte . L’abitazione, con stanze  arredate che contengono oggetti appartenuti all’autrice e alla sua famiglia, è ora un museo dedicato a lei e alle sue opere; proprio qui infatti scrisse alcuni dei suoi romanzi, Emma, Mansfiel Park e Persuasione, e rivisitò i manoscritti di quelli ora più noti: Orgoglio e Pregiudizio, Ragione e Sentimento e L’abbazia di Northanger.

“L’abitazione, con stanze arredate che contengono oggetti appartenuti all’autrice e alla sua famiglia, è ora un museo dedicato a lei e alle sue opere…”

Dopo questa immersione nella cultura inglese di inizio ottocento si ritorna verso Dover, per imbarcarsi e tornare sul continente, pronti per partire di nuovo.

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