Two-Lane Blacktop - Strada a doppia corsia

Creato il 01 dicembre 2011 da Robydick
1971, Monte Hellman.
Non molti i film di Monte Hellman. Alcuni dei suoi però sono nella Storia, ed uno è questo, un road-movie duro e puro? alienato? nichilista?, è veramente unico e particolare, su questo non ci son dubbi e non deve mancare nel curriculum dell'appassionato. Vogliamo appioppargli un ossimoro? per lo spettatore: "Il vuoto che riempie".
La droga dei protagonisti maschi è la passione per i motori, le macchine truccate e le gare, clandestine e non, dove guadagnare qualche soldo. Protagonisti quasi senza nome: il Pilota (James Taylor, cantautore americano), il Meccanico (Dennis Wilson, batterista e fondatore dei notissimi Beach Boys), la Ragazza (Laurie Bird) e GTO (Warren Oates, grandissimo attore). Pilota e Meccanico vanno in giro con una Chevrolet del '55 truccata da paura, senza fissa dimora.
Ragazza, autostoppista che vive di collette, s'infilerà nella loro macchina senza nemmeno chiedere "permesso". GTO, che prende il nome dalla sturbosissima Pontiac GTO coupé che guida, darà di sé enne versioni di chi è, dove andrà, a seconda di chi incontra e carica in macchina per dargli un passaggio. A turno Ragazza si darà a tutti, alla fine nascerà qualche gelosia tra Pilota e GTO, e lei senza alcuna programmazione salirà in moto con un giovane e, manco un commiato, partirà via, al solito priva di destinazione. In mezzo a questa non-trama un po' di sfide in macchina, e il finale sarà rovente, roba da bruciare persino la celluloide...



James Taylor a quanto ho letto di problemi con le droghe nella vita personale ne ha avuti parecchi. Nel film però non ne compare se non citata. La "droga" come detto sono i motori. Alternata da brani musicali famosi dell'epoca, la vera o.s.t. del film sono i rombi degli 8 cilindri che con le elaborazioni passano dal borbottio di serie ad un rombo assordante. Tolti brani e rombi, il resto è un silenzio surreale, un vuoto. Le vite di questi personaggi sono dei vuoti che non trovano, né forse cercano, metodi per colmarsi. La strada è il palcoscenico di un costante movimento senza meta.


Film che ti trasporta in un'altra dimensione totalmente distaccata da ogni "normale" faccenda di vita quotidiana. Non ci sono progetti per il futuro, non c'è una famiglia di cui occuparsi, un lavoro da frequentare abitualmente, niente. Nel suo estremismo ti porta a vedere la tua vita, le sue routine, con un occhio diverso e può capitare che ti appaia, la tua, una vita non molto più sensata di quella dei protagonisti.
A mio parere un Cult da non perdere.
Robydick
















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