Argomenti interessanti nel mio "calendario del blog" = 7 (2 post su Hermès, 3sulle pubblicità, una mini lettera a Babbo Natale, un post su una persona famosa).
Quindi facciamo di necessità virtù e togliamoci dalla scarpa uno di questi sette fastidiosi sassolini. Anzi due.
Scusatemi per la scarsità dello stile. Vorrei dire che sto provando a trascrivere lo stile di Cèline nella mia scrittura (orrida ripetizione nascosta nelle parole), ma non è così. Mi sono lasciato andare a un flusso di coscienza brutto come le due ciliegie OGM laccate che Anna dello Russo vuole far passare per un copricapo. Ma andiamo oltre.
Oggi vi parlo delle mia amate pubblicità. Una di McQueen, brand che adoro per le suggestioni storiche antiche e la cura del dettaglio, l'altra di Mulberry, griffe anche lei inglese un po' anonima che diciamo che non mi fa nè caldo nè freddo, e sono buono perchè è Natale.
La prima risale ai tempi di Alexander. C'è infatti un'ispirazione, un po' favolizia, un po' inquietante, sicuramente singolare, ma con un nome: "La ragazza che viveva sull'albero" - "The girls who lived in the tree" .
Bella l'idea della donna che vive sul nido, no?
Il tema animalesco rimane in Mulberry. Fortunatamente le facce amorfe delle modelle sono compensate dall'ambientazione surreale - un' Inghilterra così stereotipata che al confrontò "pizza pasta mafia mandolino" sembra una profonda analisi sociologica del Belpaese - e dagli animali. E' la FW 2011, che probabilmente comincierete a non vedere più sulle riviste.
Peccato che al posto delle volpi non ci siano i conigli...