Tworeads, una startup galattica tutta italiana dedicata al mondo del libro

Creato il 21 ottobre 2014 da Temperamente

In Italia con i libri si viaggia, come in una galassia. Parola di Tworeads, startup che promette di farvi scoprire lo sconfinato mondo di libri che sta dietro ad ogni buon libro. Non siete astrofisici nè pitagorici letterati e non capite come ciò sia possibile? Bene, siamo andati oltre la solita bibliografia e abbiamo fatto una chiacchierata con Adriano Guarnieri, trai fondatori di Tworeads, per mostrarci un po’ di luce in questo universo di libri…

Com’è nata l’idea di Tworeads?
L’idea di tworeads è nata in viaggio dall’Italia al Brasile, leggendo Gutenberg galaxy di McLuhan, ci sono un sacco di riferimenti e citazioni e ho iniziato a segnarmele in un excel; da li ho cominciato a farlo con vari libri che leggevo ed hanno iniziato ad uscire pattern di citazioni (libri diversi che citano lo stesso libro). A quel punto ho iniziato a segnare varie di queste citazioni e provare a seguire i “percorsi di lettura” che ne uscivano ed effettivamente ho scoperto dei libri molto interessanti; così con un amico ci siamo messi a provare a progettare qualcosa per poter visualizzare questa galassia. Dopo un po’ di mesi questo progetto è diventato costantemente più importante per me: ci lavoravo durante le ore di lavoro nello studio di grafica dove ero stato assunto in Brasile, parliamo di fine 2012. Leggendo online ho iniziato a sentire per la prima volta termini come startup, investimenti, incubatori, business angel e business plan, mi pareva ci fosse una bella energia e ho deciso di licenziarmi e tornare in Italia per provarci.

Come siete entrati in contatto con IlSaggiatore per l’esperimento pilota?
Il contatto con ilSaggiatore è venuto attraverso un amico di Luca Formenton che mi ha passato la sua mail e mi ha detto di scrivergli e mandargli il progetto, questo ormai quasi un anno fa. Luca è stata la persona più veloce e dispinibile a farci sperimentare per cui ci ha aperto le porte e per noi è stata una cosa importantissima, la chiave per questo progetto è poter testare e sperimentare su dati reali, per cui avere a disposizione come playground il catalogo del saggiatore è stato incredibile, se ci aggiungi l’esperienza di luca e degli altri nel saggiatore capisci che per noi è stato veramente incredibile, anche li non sono solo i dati per il progetto pilota ma tutta l’esperienza umana e lavorativa avuta con loro.

Come hai trovato gli altri soci per la Startup?
La questione soci e team è un tema chiave e molto complesso, è molto difficile trovare qualcuno con cui condividere idee e metodologie, dividere una società è un impegno ed uno dei rischi più grandi è avere i soci sbagliati. In TwoReads sono passate un sacco di persone ma i soci fondatori, oltre a me, sono 2: il primo è stato Roberto Lombardi, un business angel con esperienza in venture capital che ha creduto nell’idea ed ha investito un seed per permettermi di continuare nel lavoro e nella ricerca degli altri componenti; oltre ai soldi, Roberto ci mette un sacco di esperienza nella gestione strategica ed appoggio in problemi che sono basilari per chi ha già fatto cose del genere ma molto nuovi per chi come me si trova ad affrontarli per la prima volta. Il secondo è Lorenzo Losa, matematico phd alla normale di Pisa, che come me ha poca esperienza di lavoro ma una velocità di apprendimento e di lavoro fuori dal comune, uniti a una curiosità che esce dai confini tecnici e tecnologici.

Ora che vi hanno dato questo importante riconoscimento (miglior Nuovo Progetto) a Francoforte, cosa cambierà per voi?
Questo premio di Francoforte ci cambierà perchè è una vetrina internazionale che ci apre diverse strade per muoverci dall’Italia, per cominciare abbiamo la possibilità di spostarci all’incubatore dell’università di Francoforte (Goethe Unibator) dove per un periodo ci danno un ufficio, a francoforte, oltre ad essere nel più ricco mercato editoriale europeo, ci troviamo nella città del salone del libro, dell’associazione librai ed editori tedesca, nell’acceleratore dell’università, una buona posizione per spingere sul progetto. Quello che ci è mancato in questo periodo in italia sono altri editori come ilSaggiatore, disposti ad aprire i loro archivi per esperimenti a bassissimo costo ma potenzialmente molto interessanti, a naso ci pare che in germania la situazione potrebbe essere diversa.

Secondo te, Tworeads per chi “lavora”? Per i lettori, per gli editori, per i redattori…? E in un certo senso, non pensi che Tworeads si sostituisca al lavoro del libraio – andando così a colpire una fascia già duramente provata?
Tworeads lavora come ponte tra librerie (online e fisiche) e lettori, queste figure sono già legate tra loro e noi ci inseriamo cercando di migliorare la relazione, anche la figura dell’editore è legata ad entrambe e di conseguenza anche l’editore rientra nella nostra area. La categoria del libraio è sicuramente una categoria duramente provata e lo è anche perchè il mondo editoriale è cambiato e anche i lettori sono cambiati, noi abbiamo fatto diverse interviste in librerie medio/grandi (30k titoli in su) di Milano ed è incredibile come ci sia una grande fetta di potenziali lettori e clienti che non compra per mancanza di allineamento tra le loro necessità e la risposta dei librai; in questo panorama noi vogliamo offrire uno strumento in più per poter dare a questa fetta di persone le informazioni di cui hanno bisogno. Abbiamo nel cassetto anche un progetto dedicato alle piccole librerie ma se ne parlerà tra almeno un anno.


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