Posso rimangiarmi tutto?
Tutto di quello che scrivevo qui lo scorso anno?
Grazie.
No, perchè in linea generale posso ancora essere d'accordo ma in pratica sono stata alla recita di Natale più bella del mondo.
Perchè lui ha cantato tutto, anche a squarciagola, di cuore, ridendo e con le dita nel naso, come sempre del resto.
Ma soprattutto sempre guardandomi. Era un concerto per me, per noi. Io lui e il suo papà.
E tutti i suoi amici. Che sono giustamente una cosa solo sua.
E io sono riuscita a trattenere le lacrime. Giuro. Anche perchè altrimenti Lui Grande mi avrebbe presa in giro per il tutto il duemilaquattorci/quindici. Tanto piango adesso che ne scrivo e sistemo le foto.
Lui era lì con la quella stella sberluccicante sulla testa e la faccia buffa.
Lui si è alzato e mi ha fatto quell'inchino, quello per cui mi aveva fatta sedere sulla seggiolina in centro al salotto per fare da spettatrice alle sue privatissime prove.
Lui che la sera prima, al buio nel suo letto e dopo l'immancabile storia della buonanotte, ha voluto cantare mille e mille volte uacciu uari uari ua.
Lui che ama battere le mani quando siamo insieme a guardare qualcuno su un palco.Lui che sul quel palco ci è salito, visibilmente emozionato e ce l'ha fatta.
Anzi ha fatto di meglio, si è divertito.
E allora sì, mi rimangio tutto.
Quella mezz'ora di noi occhi negli occhi ha ripagato la ressa per entrare, molto rock&roll, il caos del dopo dove tu avresti solo voluto salire sul palco e abbracciarlo in silenzio. La voglia di riuscire a spiegargli cosa è stato per te ma realizzare che le parole non ce la possono fare a raccontare, non sempre.
Perchè alla fine è stata una cosa piccola. Ma era la prima volta.
E insomma le prime volte, chevelodicoafare, sono le prime volte.
E sì, così le recite mi piacciono. Perchè piacciono a lui.
E' sempre molto semplice l'equazione.
Basta abbracciare i cambiamenti.