Ubuntu TV (home page – TV for human beings), così come lo definisce la stessa Canonical, è un “sistema operativo per TV di prossima generazione, che unisce i vantaggi di più periferiche in una sola, per un ambiente più semplice e d’uso più piacevole”: il sistema combinerà i già noti servizi televisivi offerti via cavo, via satellite e OTA con i servizi web-oriented quali streaming e download diretto.
One interface, one device and one remote. And, of course, Ubuntu One.
Come avrete sicuramente immaginato Ubuntu TV non è esattamente il genere di sistema operativo che può girare sui televisori attualmente in commercio – dovremo aspettare la diffusione delle SmartTV, of course – ed ha davvero tutta l’aria di essere qualcosa di veramente bello. Leggendo un po’ tra le pagine esplicative di Canonical ed unendole a ciò che ho letto dai live-blogging del CES posso stilare una prima lista di ciò che Ubuntu TV sarà in grado di fare:
- visualizzare i programmi satellitari in onda, esattamente come succede con i comuni televisori odierne;
- supportare i servizi satellitari on-demand, che permettono di visualizzare contenuti con pochi passaggi e ad un prezzo contenuto;
- visualizzare guide OSD per i programmi attualmente in onda;
- supportare i servizi video offerti dalla rete, quali ad esempio Youtube e Vimeo, includendone i meccanismi di ricerca;
- supportare i servizi di streaming da internet;
- supportare i servizi di live-streaming;
- registrare i contenuti scelti;
- scaricare i contenuti registrati;
- visualizzare i contenuti presenti in cloud grazie all’integrazione con Ubuntu One.
E, a corredo, qualche specifica tecnica:
- Supporto per ARM e X86;
- Supporto HDMI e CEC;
- Supporto per Digital Audio;
- Supporto per host USB;
- Supporto per interfacce Bluetooth HCI;
- Supporto per Ethernet e Wireless b/g/n;
- Tuner modulare per TV-Sat, TV-cabled e digitale terrestre;
- Supporto per storage locale on-the-fly (richiede però una periferica di archiviazione a stato solido);
Inoltre, per essere eseguito, Ubuntu TV ha bisogno di almeno 2GB di spazio su disco, 1GB di RAM e RAM Video pari a 512 MB.
Ovviamente Canonical prevede, per Ubuntu TV, la presenza di un proprio “Shop” che offrirà agli utenti praticamente tutte le tipologie di contenuti (film, cartoni animati, documentari, serie TV, eventi live e quant’altro) del tutto simile ad Ubuntu Software Center anche se, proprio a questo proposito, c’è da dire che non sono tutte rose e fiori: Canonical dovrà affrontare, infatti, problemi di natura prettamente burocratica, quale la gestione delle licenze, dei diritti d’autore e, ovviamente, dei diritti digitali (i tanto temuti DRM).
Vi starete certamente chiedendo se Ubuntu TV è stato già adottato da qualche produttore del campo: Jane Silber, CEO di Canonical, ha affermato “di essere in trattativa con alcuni produttori”, senza però fare nomi precisi e tantomeno scendere nei particolari. Di certo Ubuntu TV è presente su almeno un televisore sulla faccia della terra (quello usato come DEMO al CES) :)
Analizzando un po’ Ubuntu TV sulla scena attuale, sembra venir fuori come astuto concorrente di Google TV (che ha già dalla sua parte LG) e di Apple TV (che, come al solito, punterà su hardware proprietario): secondo le ultime voci provenienti da Canonical, infatti, Ubuntu TV resterà un sistema opensource e sarà disponibile in maniera totalmente gratuita. E, ironia della sorte, sarà compatibile anche con iOs ed Android.
Detto ciò non mi resta che lasciarvi qualche immagine ed un video dimostrativo. Buona visione!