Gli inviati del Consiglio d’Europa, in particolare, hanno criticato la copertura, “poco trasparente”, che i media hanno dato alla campagna elettorale, a cominciare della censura delle notizie riguardanti gli oscuri finanziatori del partito di Janukovic: “Un’elezione democratica è molto di più che una battaglia tra oligarchi che vogliono colonizzare l’Ucraina con i loro soldi”, è stato il commento degli esponenti del PACE. Affermazioni che il premier Miykola Azarov ha respinto, ribadendo che il voto è stato regolare.
Gli osservatori non hanno risparmiato critiche neanche alla legge elettorale, recentemente approvata, con la quale si è votato, che avrebbe avvantaggiato il partito di Janukovic. Le opposizioni sono però soddisfatte degli esiti del voto, e Batkyvshchina ha già fatto sapere che valuterà le alleanze con gli altrii partiti d’opposizione.
Nel pomeriggio di oggi è anche intervenuta la Timoshenko, che ha condannato i brogli elettorali e ha annunciato l’inizio dello sciopero della fame per contro “il regime di Janukovic”.