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Ucraina-Italia: opportunità d’impresa. La cronaca della conferenza di Milano

Creato il 23 marzo 2013 da Geopoliticarivista @GeopoliticaR
Ucraina-Italia: opportunità d’impresa. La cronaca della conferenza di Milano

Il 19 marzo 2013 si è tenuto a Milano presso la prestigiosa sede dello Studio Legale Sutti la conferenza Ucraina-Italia: opportunità d’impresa. L’obiettivo della conferenza era illustrare le ampie potenzialità economiche dell’Ucraina e come tali potenzialità possano diventare altrettante opportunità commerciali per gli imprenditori italiani, e lombardi in particolare. L’iniziativa è nata dalla sinergia tra l’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) e lo Studio Legale Sutti, che già a dicembre organizzarono assieme una conferenza dedicata al mondo arabo.

Presenti in sala Studio Legale Sutti

L’IsAG è un’associazione senza fini di lucro che ha tra i suoi obiettivi, oltre allo studio delle materie strategiche, anche quello di favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane nel commercio estero, e di condurre una diplomazia pubblica a beneficio delle relazioni tra l’Italia e i paesi stranieri. Lo Studio Legale Sutti, con cinque dipartimenti, sei uffici italiani e sei all’estero, è uno dei maggiori studi legali italiani. Il suo focus è sul diritto commerciale, la proprietà intellettuale e la competizione; oltre a ciò partecipa attivamente alla vita di numerose camere di commercio con l’estero. Lo Studio Legale Sutti offre inoltre numerosi servizi legali a imprenditori e a uomini d’affari. Numeroso il pubblico in sala, composto in massima parte da operatori economici, ma anche con la presenza del neo-consigliere regionale Federico Lena, da sempre in prima linea nel perorare le istanze degli imprenditori desiderosi di sviluppare le loro attività commerciali.

Il Console Generale ucraino di Milano Andrii Kartysh e l'Avvocato Stefano Sutti

Sotto l’abile regia del moderatore Enrico Verga, direttore per gli Affari pubblici dell’IsAG, i lavori sono stati aperti dal Console Generale dell’Ucraina a Milano Andrii Kartysh, che ha sottolineato come tra le priorità politiche commerciali del proprio Paese ci sia, nello specifico, l’integrazione verso l’Unione Europea, tema ampiamente affrontato al vertice Ucraina-UE tenutosi a Bruxelles lo scorso 25 febbraio.

Eliseo Bertolasi
Ha preso poi la parola Eliseo Bertolasi (ricercatore associato dell’IsAG e dottorando in Antropologia all’Università di Milano Bicocca); il suo intervento, intitolato: “Ucraina: un paese giovane con una storia secolare”, ha toccato tematiche di natura storico-culturale. L’Ucraina è un Paese che, seppur da un punto di vista storico non possa vantare una lunga tradizione d’indipendenza (se escludiamo solo i tre anni dal 1917 al 1920 della Repubblica Popolare Ucraina, nata in seguito alla Rivoluzione d’Ottobre e terminata con l’arrivo dell’Armata Rossa) ma nasce, di fatto, solo col crollo dell’URSS nel dicembre del 1991, si presenta però con uno straordinario bagaglio di storia di cultura e di tradizioni: la lingua, la religione, lo stile di vita libero ed egalitario delle comunità cosacche, l’attaccamento al mondo rurale… È importante rilevare come da queste specificità sia sorto un “punto di vista” ucraino, in grado di rappresentare l’elemento fondante nella costruzione di un’identità nazionale originale e ancora oggi in divenire. Quando si parla d’identità nazionale ucraina, non si può non mettere in primo piano il contributo dell’epopea cosacca, e del celebre poeta, scrittore, artista ucraino Taras Ševčenko. L’Ucraina, da sempre, rappresenta una “terra di mezzo” tra popoli, imperi, Stati, religioni. Il suo territorio, in massima parte pianeggiante e attraversato dal fiume Dnepr, ha sicuramente favorito questa sua condizione di luogo d’incontro, ma anche di scontro tra culture diverse. Nella storia, per la sua bellezza e ricchezza, l’Ucraina è sempre stata contesa e in un certo senso lo è tuttora, con la Federazione Russa da una parte e l’UE dall’altra. Qualunque sia la sua scelta, in ogni caso, riuscirà a definire la sua posizione e il suo ruolo all’interno del continente europeo per ottimizzare al meglio le sue grandi potenzialità.

Il Console Commerciale ucraino di Milano Volodymyr Vorona

Di queste potenzialità ha parlato il Console Commerciale dell’Ucraina a Milano Volodymyr Vorona nel suo intervento, intitolato per l’appunto “Le potenzialità economiche dell’Ucraina”. L’Ucraina possiede considerevoli risorse naturali, le più preziose delle quali sono rappresentate dalle fertilissime “terre nere” e dalle sue risorse minerarie. Il bacino di Donezk è la fonte principale di rifornimento di carbone del Paese, i suoi giacimenti ammontano a 109 miliardi di tonnellate. I giacimenti di minerali di ferro sono stimati in circa 30 miliardi di tonnellate. L’Ucraina possiede anche importanti scorte di nichel, cromo, titanio, mercurio. Nonostante occupi solo il 0,4% della superficie terrestre, il Paese possiede il 5% delle scorte mondiali di minerali che si concentrano in 9.000 miniere il cui prodotto è valutato attorno a 11 trilioni di dollari. L’Ucraina è uno dei maggiori produttori di metalli ferrosi alla stregua di Paesi come Cina, Stati Uniti, Russia, Corea del Sud, Germania; produce, infatti, quasi il 4% del volume mondiale di ghisa e il 3,4 % dell’acciaio (quasi 39 milioni di tonnellate). L’economia ucraina si basa soprattutto su settori come: l’industria metalmeccanica, l’industria aerospaziale, la siderurgia e la metallurgia non ferrosa, l’ingegneria navale, l’industria automobilistica, la produzione di trattori, macchine agricole e di locomotive diesel. L’Ucraina è anche uno dei cinque paesi al mondo che hanno cicli nazionali chiusi di produzione d’impianti aerospaziali. La sua principale specializzazione in questo settore consiste in aerei da trasporto e da passeggeri per reti regionali e di medie dimensioni. Da un punto di vista economico l’Ucraina è un Paese in crescita: nel 2012, rispetto dell’anno precedente, il suo PIL reale è aumentato del 0,2%. Nel 2012, sempre rispetto all’anno precedente, il volume del suo fatturato commerciale all’ingrosso è aumentato del 2,1%, mentre quello del suo fatturato del commercio al dettaglio è aumentato del 15,9%. L’Italia è al settimo posto, a livello mondiale, tra i partner commerciali dell’Ucraina. L’interscambio commerciale tra i due Paesi nel 2012 è stato di 4 miliardi 715 milioni di dollari. Nello stesso anno il volume delle importazioni dall’Italia è aumentato del 11,4%. Tutti dati che indicano un trend positivo nella prospettiva di un potenziamento di queste relazioni.

Relatori Volodymyr Vorona, Eliseo Bertolasi,  Enrico Verga, Stefano Sutti, Andrii Kartysh, Arduino Benin

Riprendendo la parola, Eliseo Bertolasi ha raccontato della sua esperienza di consulente strategico per i mercati della CSI. Soprattutto: come iniziare ad interfacciarsi con questi mercati emergenti, i suoi suggerimenti pratici su come ottimizzare i costi/benefici, le spese con la possibilità di trovare presto dei clienti per realizzare delle vendite e quali, secondo lui, le linee da seguire, dalla realizzazione di un sito aziendale tradotto in russo e ben posizionato sui motori di ricerca maggiormente utilizzati nella CSI, fino alla scelta di partecipare alle varie fiere sul posto. Di seguito ha preso la parola Arduino Benin, direttore della CCIPU (Camera di Commercio Italiana per l’Ucraina) di Torino, sottolineando come l’Istituzione che rappresenta sia sempre pronta a sostenere gli sforzi di quelle imprese italiane che ambiscono a trovare degli sbocchi commerciali sul territorio dell’Ucraina.

Enrico Verga, Stefano Sutti

I lavori sono stati conclusi da un brillante intervento dell’avvocato Stefano Sutti, managing partner dello Studio Legale Sutti, che ha affrontato lo scenario ucraino dal punto di vista legale, sia riguardo alla legislazione interna che ai rapporti bilaterali con l’Italia, per rimarcare come ciò che lo rende meno interessante tra i paesi della CSI per lo studioso di diritto comparato è ciò che lo rende al contrario più interessante per l’operatore italiano e il suo avvocato, ovvero la fortissima somiglianza tra i due ordinamenti e la numerosa serie di convenzioni e trattati che eliminano possibili difficoltà e divergenze. In particolare, l’ordinamento delle società di capitali è sostanzialmente identico, a parte marginali differenze a favore dell’Ucraina in termini di adempimenti e capitali minimi, così come quello in materia contrattuale o di proprietà industriale e così via, mentre resta applicabile tra i due paesi la “clausola della nazione più favorita”, l’assistenza giudiziaria reciproca in materia civile e commerciale e l’apposito trattato contro le doppie imposizioni. Esattamente come in Italia, d’altronde, esiste una divergenza tra il sistema descritto nella legge scritta e il suo funzionamento reale, che consiglia e richiede, specie per le PMI, la mediazione di un’assistenza professionale che sia in grado di impegnare localmente le risorse appropriate, da un punto di vista dell’esperienza burocratica, amministrativa, giudiziaria e di mercato, al buon fine degli investimenti, delle esportazioni o delle vertenze che coinvolgano il territorio e la legge ucraini.

(Eliseo Bertolasi)


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