Ucraina, Kiev accusa separatisti di aver violato tregua. Yatseniuk: “Putin vuole tutta l’Ucraina”

Creato il 13 settembre 2014 da Nicola933
di Gabriella Maddaloni - 13 settembre 2014

Di Gabriella Maddaloni. La fragile tregua stabilita tra Kiev e Mosca lo scorso 5 settembre appare sempre più in pericolo. L’esercito ucraino fa sapere che venerdì sera i filorussi “sostenuti da 6 carri armati hanno attaccato l’aeroporto di Donetsk, venerdì alle 19.30 (le 18.30 in Italia). Attacco eroicamente respinto dai soldati”.  Al momento non si hanno conferme da altre fonti.

Nel frattempo, sono giunti a Lugansk 200 camion russi di aiuti umanitari: 2.000 tonnellate tra alimenti, medicine, generatori di corrente, macchine per purificare l’acqua. Lo riporta Russia Today. L’operazione non è stata coadiuvata dalla Croce Rossa, che afferma di “non aver ricevuto un comunicato ufficiale dell’accordo Kiev-Mosca”.

Il primo ministro ucraino Yatseniuk, citato da Unian, asserisce che Putin “vuole prendersi l’intera Ucraina”. Il premier sostiene che, nonostante gli accordi di Minsk, il Cremlino continua a minare la stabilità dell’Ucraina dell’est.

Ma quelli che prendono una posizione molto più decisa nei riguardi della Russia sono i paramilitari ucraini, che a dispetto dello stesso governo affermano che si rifaranno alla guerriglia cecena anti-russa, se necessario.  Apis, nome di battaglia di un quarantenne comandante del battaglione Azov, sostiene senza mezzi termini: “Ogni uomo nel nostro battaglione è pronto a cambiare tattica per liberare le nostre case. Non mi importa cosa dicono a Kiev. Questa pace non durerà. Putin è un monarca, vuole che ci inginocchiamo ai suoi piedi. Noi non ci inginocchieremo, diventeremo guerriglieri e gli manderemo dei ‘body bags’ con i corpi dei soldati russi”. I paramilitari sono convinti che questa tregua conceda troppa autorità a Mosca nell’est del Paese.

Kiev, però, non è affatto sicura dell’appoggio che i paramilitari hanno in Ucraina orientale, zona a maggioranza filorussa. Inoltre, molti di coloro che filorussi non sono auspicano semplicemente l’avvio immediato di una pace duratura, e diversi filoucraini ivi residenti hanno lasciato la zona per timore di rappresaglie separatiste.


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