Ucraina: siglato accordo co Ue. Poroshenko prolunga tregua con i separatisti, che liberano 4 operatori Osce

Creato il 27 giugno 2014 da Nicola933
di Gabriella Maddaloni - 27 giugno 2014

Di Gabriella Maddaloni. È stata siglata con successo poche ore fa, a Bruxelles, la parte economica dell’accordo tra Ue, Ucraina, Georgia e Moldavia. L’accordo, la cui parte politica era stata già firmata lo scorso marzo, è stato firmato alla presenza dei 28 leader dell’Ue e del capo di Stato ucraino Poroshenko.

Il Primo Cittadino di Kiev ha affermato con orgoglio che questo “è un giorno storico per l’Ucraina, il più importante dalla sua indipendenza. Anche la Crimea è parte di questo accordo, dopo sette lunghi anni di alti e bassi”.

La reazione di Mosca all’Accordo di Associazione tre le ex-repubbliche sovietiche e l’Europa non è stata molto favorevole. Il vice-ministro degli Esteri russo Karasin ha sottolineato, citato da Interfax, che  “Le conseguenze della firma di Ucraina e Moldavia saranno indubbiamente serie e dovremo tenere conto delle ricadute per evitare incomprensioni e sospetti”.

Anche il Presidente russo Putin ha dato manforte, affermando che “il colpo di stato anticostituzionale che ha portato alla deposizione di Yanukovich e i tentativi di imporre una scelta artificiale tra Europa e Russia hanno portato a una scissione e a una dolorosa contrapposizione nel Paese”.

L’Europa, però, attraverso le parole del Presidente Ue José Manuel Barroso ribadisce che l’Accordo “è positivo e non è suscettibile di colpire la Russia”.

Una volta siglato l’Accordo, poi, il Presidente Poroshenko ha prolungato di altre 72 ore il “cessate il fuoco” unilaterale nei confronti dei separatisti proclamato lo scorso venerdì. La tregua sarebbe infatti scaduta proprio quest’oggi. E questa non è l’unica buona notizia della giornata, giacché è ormai la certa la liberazione dei operatori Osce sequestrati lo scorso maggio.

Lo stesso ufficio dell’organizzazione a Kiev informa infatti che “il nostro team con base a Donetsk è stato liberato dopo 32 giorni, la scorsa notte”. Un “gesto di distensione”, come riporta il leader separatista Alexander Borodai, citato da Ria Novosti.

Si spera che questi reciproci segnali di conciliazione ricompongano, un po’ per volta, la dolorosa frattura che da mesi insanguina l’Ucraina, anche se la strada è ancora lunga.


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