I resti di quello che pare essere un razzo di fabbricazione russa sono stati ritrovati nell’area in cui è stato abbattuto il volo MH17, l’aereo della Malaysia Airlines precipitato nell’Ucraina orientale dopo essere stato colpito da un missile. A renderlo noto, tramite l’emittente britannica Bbc, sono gli investigatori olandesi che, arrivati sul posto, stanno eseguendo le indagini per definire quali siano state le cause del disastro che portò alla morte di 298 persone (283 passeggeri, in larga parte britannici ed olandesi, e 15 membri dell’equipaggio), in viaggio da Amsterdam a Kuala Lumpur, capitale malese. L’aereo stava infatti transitando nei cieli sopra l’Oblast di Donetsk, un’area controllata dai ribelli filorussi, quando un missile terra-aria lo ha colpito, facendolo precipitare al suolo (la versione fornita dai guerriglieri parla invece di un missile aria-aria lanciato da un caccia ucraino). I rottami ritrovati dagli investigatori riconducono infatti ad un razzo di tipo Buk, di quelli forniti dall’esercito russo ai miliziani che combattono contro le forze del governo europeista di Kiev. Solo qualche settimana fa era inoltre stato pubblicato, sul sito web del quotidiano australiano The Daily Telegraph, un video che ritraeva i ribelli filorussi che, giunti sul luogo del disastro, esaminando bagagli ed altri oggetti, si accorgevano che quello che avevano abbattuto era tutt’altro che una aereo militare. Il Governo russo si è sempre opposto all’istituzione di un tribunale internazionale volto ad accertare le cause del disastro definendola, come disse il ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov: “una decisione pretestuosa volta ad incrementare la tensione”. da Notizie Geopolitiche
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