La condizione attuale e le prospettive nazionali e regionali delle persone disabili, l’argomento al centro del dibattito di questa mattina organizzato dall’Unione per la difesa dei consumatori, a cui hanno partecipato diversi personaggi illustri tra cui: il Presidente del Consiglio Regionale Lombardia, Raffaele Cattaneo; il Sottosegretario all’Ambiente, Marco Flavio Cirillo; l’Assessore alle infrastrutture viabilità e trasporti della Provincia di Milano, Giovanni De Nicola; il Segretario Nazionale dell’UNIC, Mario Smurra; l’Assessore alla Famiglia – Politiche sociali, per le persone con disabilità della Provincia di Milano, Massimo Pagani.
La giornata è stata un’ottima occasione per approfondire sotto diversi punti di vista i disagi che purtroppo ancora devono affrontare tutti i giorni i disabili, gli ostacoli che impediscono qualsiasi tipo di attività, anche quella più elementare, privandoli della propria autonomia, una situazione che in Italia richiederebbe una maggiore attenzione anche a livello normativo.
“Una delle cose più belle di questa giornata è stata la presenza in sala di 100 studenti – afferma il Presidente dell’U.Di.Con, Denis Nesci – proprio da loro infatti deve partire la spinta volta all’abbattimento di una barriera che spesso è invisibile ma imponente, la solitudine del giovane disabile”.
Barriere mentali e architettoniche, due elementi che isolano e costringono le persone disabili a vivere in una condizione di marginalità sociale, fattori su cui bisogna ancora lavorare al fine di rimuovere qualsiasi impedimento possa ostacolare il soggetto a condurre una vita “normale”. Nella prospettiva di sensibilizzare i giovani sull’argomento e, allo stesso tempo, per promuovere l’inclusione sociale, il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con ha lanciato una nuova iniziativa denominata “i custodi dei disabili” allo scopo di rendendo i ragazzi più coscienti degli ostacoli quotidiani che si trova a dover fronteggiare una persona disabile.
“Questi convegni sono sempre l’occasione per poter interagire direttamente con le istituzioni, pertanto – aggiunge il Presidente Nesci – ne ho approfittato per chiedere al Sottosegretario Cirillo di farsi portavoce per modificare la legge di stabilità, in particolare sull’ipotesi di sperimentare il reddito minimo, con la norma che prevede 120 milioni di euro in tre anni, quindi 40 milioni annui; – conclude il Presidente dell’U.Di.Con. – vista la somma irrisoria alla luce dei 6 milioni di cittadini interessati, tale cifra poteva essere destinata ai disabili o comunque alla disabilità in generale”.