Se c'è una scelta che approvo dei reali inglesi è proprio la scelta di questo dolce come wedding cake. Perché una volta che la si prova, non se ne può più fare a meno! E siccome oggi è il giorno delle nozze, quello che suggella la loro storia d'amore e lo suggella con questa deliziosa semplicità, io voglio onorarli, pubblicando la versione data da Alessandra Raravis di Menù Turistico, che essendo discendente di madre inglese (o giù di lì) ed essendo 'ntisa in ambienti nobili (ok, ne ha anche parlato tutta la stampa inglese... ma qui in Italia se non ce lo diceva lei, chi ce lo poteva dire???) ha pubblicato qualche tempo fa la ricetta della sua famiglia! A dire il vero la ricetta suscitò in qualcuno qualche polemica e una levata di scudi da tanti altri... Così oggi, a sorpresa, in tanti pubblicheremo la SUA ricetta, oggi che è il grande giorno di William e Kate! Auguri ai principi!
Ingredienti
Per uno stampo da 20 cm di diametro
1 pacchetto di digestive al cioccolato fondente (io 200 gr di biscotti senza glutine)
250 g di cioccolato fondente, tagliato a pezzettini
250 ml di panna fresca da montare, non montata (io vegetale leggermente dolcificata)
100 gr di uvetta grossa e bionda (una mia aggiunta, perché da qualche parte ho letto anche che si aggiungono delle ciliegie candite e ho pensato che sempre frutta è e l'uvetta col cioccolato è da libidine!!)
Il procedimento è diverso da quello seguito da Alessandra, perché io leggo e dimentico e poi dimentico di rileggere. Quindi se volete la sua versione andate da lei, altrimenti qui c'è la mia versione mooooooolto easy!
Rivestite una teglia di carta da forno. Spezzettate i biscotti (in realtà io uso il metodo Nigella prendendoli a martellate col mattarello!... a che mi servirebbe altrimenti?) “in pezzi grossi”, diceva lei, ma io non ho potuto controllare la pezzatura... Dopodiché, diceva di metterli direttamente nella tortiera, alla "come viene viene". Ovviamente l'ho letto dopo... Quindi ho scaldato la panna in un pentolino e quando era calda ho scaraventato dentro il cioccolato e si è sciolto col calore (che figata, di una semplicità disarmante!) e poi anche i biscotti mescolando bene, insieme all'uvetta, che essendo morbida non ho fatto rinvenire (mica sono un dottore, io!). A questo punto potete metterla in frigo a raffreddare per almeno 4 ore (questo lo dice sempre lei!)
Trascorso questo tempo, rovesciate lo stampo su un piatto che per me è stato direttamente quello da portata. Togliete via la carta da forno e, a me non è rimasta ganache sulla carta, e quindi non ho potuto rivestire il dolce. A questo punto sembrandomi un po' nuda, l'ho coperta con del pistacchio tritato. La Raravis consiglia di passarlo anche in freezer per un quarto d'ora per talgiarlo più facilmente... La mia versione è buonissima e si taglia facilmente da fredda e da temperatura ambiente (un ulteriore figata, no?)
Siccome la Raravis cercava una tiara che fosse degna di tale nome e noi, ahimè, stiamo lontane, la versione che vi propongo io è con una corona d'oro massiccio (ahimè non "tutta tempestata di brillanti e pietre preziose", ma datemi tempo...)!!!
Ma siccome i reali son gente semplice che hanno scelto di festeggiare con una torta genuina, ho anche voluto rappresentarli in veste bucolica da campagna inglese... Che ne dite, si offenderanno?
Stefania Oliveri