Entro la fine del 2020 ogni nuova costruzione in Europa dovra' essere a 'energia quasi zero', e un processo di trasformazione molto simile dovra' comunque essere avviato anche per il patrimonio edilizio esistente. E' quanto emerge da Nextbuilding, il nuovo riferimento per l'edilizia e l'architettura sostenibile, in scena a Innovation Cloud, il salone delle energie rinnovabili, a FieraMilano.
I palazzi a energia quasi zero, secondo le direttive europee, sono edifici ad alte prestazioni, ma con una bassissimo fabbisogno energetico coperto in parte o completamente con le fonti rinnovabili.
Per capire la portata della rivoluzione che e' in atto, basti pensare che gli edifici sono responsabili di circa il 40% del totale dei consumi energetici in Europa e gli edifici di nuova generazione a impatto quasi zero consentono un risparmio medio del 51%.
Ancora nessun premio, pero', per gli architetti italiani: ai GreenBuilding Award, il concorso del Joint Research Centre della Commissione Europea, sono stati premiati solo progetti provenienti da Austria, Germania, Svezia, Olanda, Polonia e Danimarca. I vincitori, scelti tra 112 proposte, hanno presentato le case del nostro futuro, disegnando costruzioni nuove o riqualificazioni di edifici gia' esistenti, che vanno da poche centinaia a oltre 27mila mq.
L'unica consolazione è che anche l'Italia si dovrà conformare alle nuove direttive europee e scegliere la strada di un conusmo energetico responsabile.