Stefan Fuele ha espresso ottimismo quando si tratta della prospettiva europea di tutti i Balcani Occidentali, soprattutto per quanto riguarda la Croazia e il Montenegro i due paesi che hanno maggiormente avanzato sulla via europea. La Croazia, si aspetta che aderisca all'Ue il primo luglio 2013 mentre il Montenegro ha ottenuto il via ai negoziati di adesione all'inizio di quest'estate. Il commissario all'allargamento ha rilevato che non c'e' stanchezza nelle riforme e nel processo di allargamento come i media sbagliatamente scrivono ed informano. Secondo Fuele, il Montenegro ne e' il buon esempio. Ha indicato che l'intenzione di nove paesi di aderire all'Ue nonostante l'attuale crisi e' la prova della loro fiducia nell'Unione. Ha ammesso che l'Ue attualmente ha "seri problemi" ma che per questo non dovrebbe in nessun modo girarsi a se stessa, trascurando i vicini e fermando il processo di allargamento. "Sarebbe un errore enorme e un prezzo molto alto per l'Ue" ha sottolineato Fuele.
Per quanto riguarda la questione prioritaria delle relazioni tra Belgrado e Priština, citando fonti del governo serbo, il quotidiano di Belgrado 'Blic' scrive che il Governo della Serbia nei prossimi giorni molto probabilmente cambiera' la decisione della non partecipazione dei rappresentanti della Serbia ai forum regionali ai quali partecipano anche rappresentanti di Priština. Su questo modello, spiega 'Blic', stanno lavorando insieme la vicepresidente del governo serbo incaricata per le integrazioni europee, Suzana Grubješić e il capo dell'Ufficio per le integrazioni europee, Milan Pajević. Questo modello acconsentirebbe ai rappresentanti serbi di partecipare alle conferenze internazionali senza riconoscere il Kosovo e senza il precedente insistere della parte serba che il cartellino davanti ai rappresentanti di Priština avesse accanto al nome Kosovo anche un asterisco e il commento che "questo nome non influisce sulla posizione relativa allo status, conforme alla Risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza dell'ONU e il parere della Corte internazionale della giustizia sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo".
La conclusione di tutti i governi e' che la non partecipazione ai forum internazionali rappresenta soltanto una perdita per la Serbia, poiche' vi e' presente la voce dell'altra parte, cioe' quella kosovara. Si prevede quindi che la partecipazione dei rappresentanti serbi ai forum includa anche il messaggio che cio' non significa il riconoscimento del Kosovo, spiegano le fonti governative a 'Blic'. Nel comunicato dall'Ufficio del presidente, a seguito degli incontri di Tomislav Nikolić con gli ambasciatori austriaco e tedesco che finiscono il loro mandato in Serbia, si citano le parole del presidente della Serbia che il nuovo team di negoziatori serbo assumera' la piena responsabilita' nella soluzione della situazione in Kosovo. Il presidente ha detto anche che i negoziati tra Belgrado e Priština saranno alzati ad "un livello piu' alto".
Il testo fa parte della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi a RadioRadicale