UEFA, i benefici della diversità

Creato il 24 ottobre 2014 da Stefano Pagnozzi @StefPag82

Nella pubblicazione ufficiale UEFA•direct(qui PDF), il presidente UEFA Michel Platini sottolinea che il calcio può essere uno strumento di cambiamento positivo per costruire una società più tollerante nei confronti del prossimo.
La UEFA si può giustamente ritenere orgogliosa del fatto che è stata la prima grande organizzazione sportiva a livello mondiale a mettere in agenda tematiche come il rispetto delle diversità e la lotta contro ogni tipo di discriminazione.
Recentemente, a Roma, ho avuto l'onore di presiedere la quarta di una serie di conferenze sul rispetto della diversità, percorso cominciato nel 2003. Qualcuno potrebbe obiettare che 11 anni dopo, nonostante la politica di tolleranza zero, campagne di sensibilizzazione passate in TV, e centinaia di sanzioni comminate, la battaglia per la tutela della diversità non sia stata vinta. Il problema indubbiamente è più grave del previsto e non coinvolge solo il calcio. La nostra società è compromessa da razzismo, sessismo, antisemitismo, omofobia, discriminazione contro i rom e altri attacchi alla dignità umana.
Come ho più volte ripetuto, e voglio sottolinearlo ancora una volta perché non bisogna mai abbassare la guardia, i problemi che riscontriamo negli stadi non sono altro che il riflesso di problematiche più ampie che affliggono la società in generale.
Questo significa che il calcio deve restare a guardare e aspettare che siano gli altri ad agire? Ovviamente questa non è la nostra ottica. A tutti i livelli - dalla strada agli stadi dove viene disputata la Champions League - il calcio è un fulgido esempio della diversità umana e della sua fratellanza.
Ci troviamo in una posizione privilegiata da cui ripartire per dimostrare tutti i benefici di una diversità sana, armoniosa ed edificante. Colore della pelle, visione del mondo, genere e fede, non hanno nulla a che fare con il calcio o con le relazioni sociali al di fuori del rettangolo di gioco.
Voglio che il calcio sia messo nella condizione di rispettare le promesse fatte a milioni di ragazzi e ragazze che credono nella sua magia e che vedono in questo sport una forza positiva in grado di costruire una società più tollerante e pacifica. Il calcio accoglie, include e integra. Non esclude e non discrimina nessuno. Aiuta semmai a rendere il mondo un posto migliore. Questo è quello che credo e per cui mi batto da sempre.
da:UEFA.org

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