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UEFA verso un cambiamento delle regole per reprimere le proprietà di terze parti(TPO)

Creato il 25 settembre 2014 da Stefano Pagnozzi @StefPag82
UEFA verso un cambiamento delle regole per reprimere le proprietà di terze parti(TPO)
La Uefa è pronta a introdurre, già dalla prossima stagione, delle nuove regole per affrontare con urgenza il flagello delle proprietà di terze parti in Europa. I trasgressori, secondo le prime linee guida potrebbero, ricevere divieti di trasferimenti e o giocatori esclusi dalla Champions League.
Un'indagine del Guardian ha rivelato che Jorge Mendes, considerato come l'agente di calcio più potente d'Europa, è profondamente coinvolto nelle proprietà di terzi(qui articolo del Guardian) e la Uefa, sempre più frustrata dalla inazione della Fifa sulla questione, nonostante i voti ripetuti per affrontare il problema, è ora pronta ad inserire nuove regole che potrebbero essere introdotte per il suo prossimo ciclo triennale, a partire dal 2015-16.
Come con l'introduzione del fair play finanziario ci sarebbe un periodo di transizione per consentire ai club di conformarsi alle nuove regole, ma l'obiettivo sarebbe quello di reprimere la proprietà di terze parti tra club concorrenti in Champions League o Europa League.
Uno studio di KPMG lo scorso anno ha calcolato il valore complessivo dei giocatori di proprietà nell'ambito di regimi di TPO, dove terzi investono in fino al 50% in un giocatore o un prestito del valore equivalente, a € 1,1 miliardi.
In Portogallo, la Spagna e l'Europa orientale, dove la pratica ha proliferato negli ultimi dieci anni da quando è stata importata dal Sud America, un gran numero di giocatori sono ora di proprietà in parte da terzi.
Un nuovo studio congiunto commissionato dalla Fifa dal Centre de Droit et d'Economie du Sport e il Centre International d'Etude du Sport, che è stato visionato dal Guardian, ha avvertito che il proliferare sta creando problemi di integrità al calcio nel complesso.
I sostenitori del TPO insistono che tale pratica può consentire ai club di comprare giocatori che non sarebbero altrimenti in grado di permettersi, ma lo studio dice che, al contrario, li blocca in un "ciclo del debito e dipendenza". Si sollevano anche una serie di problemi di integrità derivanti da una mancanza di trasparenza tra chi investe in fondi e sulla possibilità di esercitare le pressioni sui giocatori, allenatori e proprietari di club. Ancora più grave, la pratica è stato collegata a fenomeni di partite truccate.
Il presidente della Fifa, Sepp Blatter, aveva gia promesso di intervenire sulla proprietà di terzi nel 2007, poco dopo la Premier League le aveva vietate nella scia della vicenda Carlos Tevez.
Una portavoce della Fifa ha detto che era stato "difficile" avere un quadro reale della scala e della portata delle proprietà di terze parti e che un nuovo gruppo di lavoro guidato dall'ex presidente della FA Geoff Thompson sta continuando a valutare il problema.
Ha detto che il suo comitato esecutivo deciderà sui prossimi passi e resta "pienamente impegnato a raggiungere una soluzione che meglio possa protegge il calcio". Ma la questione non è nemmeno all'ordine del giorno nella riunione di questa settimana del comitato esecutivo Fifa e l'uso diffuso di TPO in Brasile e Argentina rende difficile agire a livello globale.
Gli aspetti pratici di eventuali nuove norme sono ancora in fase di elaborazione dagli avvocati della Uefa, ma una possibilità sarebbe quella di istituire un nuovo organismo per valutare la proprietà dei giocatori, accanto agli organi di controllo finanziario(che valuta FFP).
I club sarebbero tenuti a dimostrare che i loro giocatori sono stati interamente acquistati e potrebbero essere soggette a divieti di trasferimento o a dover lasciare i giocatori, in parte di proprietà di terzi, fuori dalle loro squadre europee.
La speranza, come con le sue controverse norme del FFP, è che nel tempo i regolamenti influenzeranno il comportamento dei club dove le TPO sono diffuse. Sarebbero colpiti duro i club in Portogallo, Spagna e in alcune parti dell'Europa orientale, ma la Uefa sembra determinata ad agire.
Così come l'Inghilterra la proprietà di terze parti è vietata in Francia e in Polonia. "Le regole della Premier League vietano le proprietà di terzi in quanto riteniamo che possano minacciare l'integrità delle competizioni, riducono il flusso delle entrate dai trasferimento all'interno del settore, e ha il potenziale per esercitare influenze esterne sulle decisioni di trasferimento dei giocatori," ha detto un portavoce della Premier League.

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