Ullalà

Da Cuordicarciofo
Scrivo per non perdere l'abitudine.
Scrivo per non annegare in questo silenzio che sono diventate le mie giornate.
Uno splendido silenzio che posso decidere se riempire o no.
Di suoni, di vita.
Assaporo questo mondo nuovo, in cui posso prendermi cura di quello che sono.
Scrivo per non rimanerne invischiata totalmente, per tenere il naso fuori, a pelo della superficie. Non perché ne ho paura, semplicemente per non abusarne troppo.
Non voglio che tutto diventi routine di nuovo, vorrei tenere con me questo ventaglio di possibilità che d'un tratto sono diventate le mie giornate.
Impossibile sperare di tenerlo in vita per molto questo stato malinconico di meraviglia.
Poi una parte di me anela all'assestamento, a una sorta di tranquilla solidità fatta di sicurezze e di gesti ripetuti.
Una parte molto piccola però.
Scrivo perché di notte ho ricominciato a sognare, sogni strani e vividi come se fossero un'altra realtà.
Mischio facce, luoghi e sensazioni che mai avrei pensato di poter vivere nello stesso istante!
Potenza di una mente che si sgranchisce le gambe….
Stanotte per esempio ho sognato i miei soliti gemelli (sta diventando un cosa ricorrente….) ancora a sguazzetto nella pancia. Solo che da fuori si vedevano gli occhi. Si proprio una pancia con due paia d'occhi.
Due aperti e due chiusi, uno sotto l'altro. Mah…
Sono grave? Ehi, mettete giù quei telefoni! Vi ho visto che state chiamando la neuro!!
Ok, delirio diurno finito. Stavo pensando che potrei rinominare il blog in "cronache deliranti di un carciofo".
Inizia a sembrarmi più pertinente!! E ora non rileggo se no cestino anche questo post come i fratelli che l'hanno preceduto.
Buona settimana!