Il giornalista Russo Jadzhimurad Kamalov, fondatore del quotidiano «Chernovik», è stato ucciso questa notte poco dopo la mezzanote ora locale all’uscita dai locali del quotidiano nella capitale del Daguestan in Caucaso.
Il giornale, noto per le sue inchieste sul malaffare dei politici locali, già nel 2009 era stato minacciato di chiusura dalle autorità del Caucaso proprio per il suo ruolo e la sua indipendenza.
L’assassinio del direttore del quotidiano rientra in un più ampio quadro di costanti minacce e intimidazioni nei confronti dei giornalisti che non si piegano alle regole improste dal sodalizio tra criminalità e governanti del luogo.
Al momento, per quanto verificato, nessun quotidiano europeo ne parla ancora. Informazioni sono disponibili sul sito di CPJ, Committee to Protect Journalists, e «Rianovosti». Altre informazioni di base su Twitter.