E' interessante notare come Jane pone, nella stessa opera, due esempi opposti di fascino maschile. Ed è altrettanto interessante come anche attraverso il confronto fra questi due personaggi voglia farci notare che l'impressione iniziale che si ha di una persona o di un personaggio non corrisponde necessariamente alla sua vera natura.
PRIME IMPRESSIONI Wickham è un giovane ufficiale che incontra le sorelle Bennett durante una delle loro passeggiate a Meryton, e che immediatamente colpisce e attrae tutte loro con il suo fascino.
"Era proprio quello che ci voleva, perché al giovane non mancava che un'uniforme per essere del tutto affascinante. Il suo aspetto rispondeva per lui; aveva ciò che vale anche più della bellezza: un portamento elegante, una figura alta e snella e un modo di fare simpatico e cordiale" (cap. XVI)
Wickham è quindi un giovane pieno di savoir-faire, gentile piacevole ed educato. In più ha una triste e commuovente storia alle spalle da raccontare, che fa sentire Elizabeth inevitabilmente più vicina e affascinata da quell'uomo già pieno di virtù."Tutti gli sguardi femminili si appuntarono verso Mr Wickham, ed Elizabeth fu la donna fortunata presso la quale venne finalmente a sedersi: discorreva con tale garbo e piacevolezza, parlava con fare così brillante, anche soltanto per dire che era una sera umida e che si annunciava facilmente una stagione piovosa, da far sembrare interessanti gli argomenti più comuni e banali" ( cap. XVI)
"E: E' uno scandalo! Meriterebbe di essere svergognato pubblicamente.W: Un giorno o l'altro lo sarà; ma non da me. Fino a quando ricorderò il padre, non potrò mai né sfidare, né accusare il figlio.Elizabeth non poteva fare a meno di apprezzare questi suoi sentimenti, e lo trovava più bello che mai mentre andava esprimendoli" (cap. XVI)Wickham descrive il padre di Darcy come un uomo buono e generoso. Il fatto che fosse il pupillo di una saggia persona anziana fa aumentare la stima che si sta costruendo in Elizabeth per il giovane: se era tenuto in alta considerazione da un uomo del genere, doveva necessariamente essere un gentiluomo per bene. Favorito dal suo aspetto e dai suoi modi, niente di ciò che dice viene mai messo in dubbio dalla protagonista.
Inizialmente quindi Wickham appare come il fascino buono, il personaggio maschile della storia verso il quale il lettore propende ed è portato a concedere la propria simpatia.
Anche Darcy,
quando lo incontriamo per la prima volta, ci viene presentato come un uomo elegante, bello e affascinante. Eppure già nella descrizione iniziale si percepisce come egli costituisca un fascino superiore a quello al quale sono abituate persone come Lizzie e le sue sorelle; anche il lettore viene impressionato, ma tende ad immaginarselo come inarrivabile."l'amico, Mr Darcy, attirò ben presto l'attenzione di tutta la sala per la sua alta e snella figura, il volto dai lineamenti bellissimi, il nobile aspetto (...) gli uomini dichiararono che era un tipo virile, le signore che era molto più bello di Mr Bingley, e per tutta la prima parte della serata fu circondato da una viva ammirazione " (cap. III)
Tuttavia subito dopo diventa lampante quella che sembra essere la vera natura di Darcy, cioè un antipatico, altezzoso e cupo riccone che tratta con supponenza chi gli sta intorno perché non alla sua altezza (non a caso è anche di altezza fisica fuori dal comune).
"i suoi modi, disgustando tutti quanti, ne minarono la popolarità, perché quando si venne a scoprire che era orgoglioso e che dimostrava di sentirsi superiore sia alla compagnia, sia a quella sorta di divertimenti, tutta la sua tenuta del Derbyshire non bastò a far dimenticare il suo contegno scontroso e antipatico, per nulla degno di quello dell'amico" (cap. III)
Jane si identifica evidentemente con Lizzie come membro di quella classe di persone che potevano essere considerate con alterigia dagli appartenenti ai ceti più ricchi della società. Possiamo immaginare che ad uno dei balli ai quali Jane adorava partecipare, possa aver incontrato un simile scontroso signorotto incapace di divertirsi e di apprezzare la gioia e l'allegria che si respirava in tali occasioni.Mr Bingley non si perde una danza, mentre Darcy balla due sole volte: con Mrs Hurst e con Miss Bingley, condotta per la quale si attira le ire di tutte le giovani donne che, rimaste in assenza di cavaliere, sono costrette a rimanere sedute, e fra queste Lizzie.Il vero momento di nascita dell’antipatia verso Darcy, lo percepiamo quando ferisce l'orgoglio e la vanità di Lizzie, che in realtà è una donna sensibile, dicendo all'amico che "non è abbastanza bella per tentarlo", alludendo anche al fatto che evidentemente è rimasta seduta perché altri giovanotti non hanno voluto danzare con lei.
Jane fa dire ad altri personaggi che "essere notate da lui sarebbe una disgrazia", che "è divorato dalla superbia".E l'opinione che Lizzie ha di Darcy viene confermata e aumentata dai racconti, che poi si scopriranno falsi, di Wickham volti a mettere in pessima luce Darcy. Avrebbe infatti lasciato in povertà un amico d'infanzia per l'orgoglio di non essere stato il favorito del padre, comportandosi in modo meschino, malvagio e vile. L’apice del disprezzo che prova per Darcy si presenta al momento della dichiarazione di quest’ultimo: lo accusa di aver causato l‘infelicità della sorella, di aver rovinato la vita di un uomo per bene (Wickham) e di aver fatto tutto per motivi legati al suo orgoglio e alla sua alterigia. Da qui si percepisce il momento di rottura nel romanzo, l’atto centrale dopo il quale tutto cambia.Possiamo quindi affermare che, fino a questo punto, Jane fa di tutto per farci odiare totalmente Mr Darcy e farcelo apparire come il peggiore uomo della comunità, se non dell'intera Inghilterra, mentre Mr Wickham viene dipinto nel migliore dei modi. 
SI SCOPRE LA REALTA' E qui sta la meravigliosa bravura di Jane. Attraverso una serie intricata di eventi esce fuori la vera natura di Wickham, che si dimostrerà come un uomo veniale, privo di cuore e dissoluto, mentre Darcy si dimostrerà un uomo generoso, garbato e umile, in quanto disposto a modificare la propria condotta.Dopo il culmine della vicenda al momento della prima dichiarazione di Darcy, Elizabeth inizia un processo che la porterà a modificare radicalmente la propria opinione sui due personaggi. Da subito si rischiara appena il cielo nero che incombe su Darcy-Lizzie grazie al fatto che in fondo lei è "fiera di aver ispirato senza saperlo un affetto così profondo", anche se la vera svolta arriva con la lettera che Darcy consegna a Elizabeth il giorno seguente.
Egli racconta la vera storia del rapporto fra suo padre, Wickham e se stesso, nonchè giustifica la sua condotta verso Bingley. Dopo aver letto la lettera cerca di confutarla, di scusare e giustificare Wickham, ma poi pian piano fa luce sugli avvenimenti e comprende che i ragionamenti logici e inconfutabili contenuti nella lettera sono molto più realistici dei racconti fatti da Wickham. A questo punto diventa chiaro che Wickham le ha mentito e che la sua condotta non è così giusta e limpida come le sembrava. Non possiamo certo elencare tutte le singole vicende che portano Lizzie, e quindi il lettore, a comprendere la vera natura dei due personaggi. Ci limiteremo a descriverli per come in effetti sono.
Wickham si rivela come un uomo infantile, attaccato al denaro e che, sebbene capace di modificare per breve tempo la sua apparenza, resta dedito ad ogni tipo di vizio e di meschinità; quando ha raggiunto il suo scopo ("rapire" e ingannare Lydia) torna ad essere l'uomo di sempre. Il tradimento (nei confronti di Darcy) e la menzogna ( nei confronti di tutta la società di Meryton) sono per lui naturali. E' privo di scrupoli ed è disponibile a fare qualsiasi viltà per poter ottenere ciò che vuole – come si nota nell'episodio della fuga con Lydia -. Sposa una ragazzina stupida e che non sopporta semplicemente per assicurarsi una modesta rendita, estorta con il ricatto ai familiari di lei.
Diventa quindi da personaggio solare e gentile l'antagonista vero e proprio alla felicità dei nostri due protagonisti. Darcy è forse il personaggio maschile più affascinante e attraente della letteratura. Questo è almeno il mio pensiero, e forse anche quello di Jane, chissà.
Mantiene il suo fascino, la sua eleganza e bellezza perché arricchite da una profondità d'animo e da una grande generosità di cuore, tali che sono scusabili i difetti che ha, essendo essere umano pur ricoprendo il ruolo di protagonista. Difetti che vengono ampiamente fuori da tutta l'opera, ma che Jane riesce a far passare in secondo piano oscurandoli da una massa di virtù. E' interessante inoltre vedere come l'autrice riesce, nello stesso momento, a ribaltare la situazione e far invertire i ruoli fra i due personaggi, da "buono" a "cattivo" e viceversa. Scopo fondamentale di questo post, che spero sia venuto fuori, era di far notare e di spingere a riflettere sulla straordinaria capacità di Jane Austen di piegare il volere e le opinioni dei suoi lettori, ancora a distanza di secoli, secondo quello che lei desidera al momento. E' meraviglioso.
Sperando che ci seguiate anche nei prossimi approfondimenti, ed attendendo come sempre ansiose i vostri commenti, vi saluto Con affetto,Irene
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