Ebbene sì: a volte c’ho voglia di aggiornarvi sulla mia vita. Non che abbia qualcosa di interessante da dire o che mi sia dimenticata del Ricercatore di emozioni (a proposito l’uscita del libro è prevista per fine settembre. Vi terrò comunque informati!), delle mie Sensazioni, del Racconto di Luglio e del Contest estivo, ma credo che a volte una botta di vita ci vuole. Quella vera.
Sinceramente non riesco a sproloquiare ogni giorno di quello che faccio e non faccio, e forse proprio perché sono più le cose che non faccio al momento. Per esempio, non lavoro. Ma mi piacerebbe.
E forse perché non ho un lavoro, mi piacerebbe. Se l’avessi, mi dispiacerebbe. La vita è un po’ questo: un continuo dare e avere.
Quello che ho sono un mucchio di progetti e sogni, come tutti, che voglio e non voglio.
Ma è l’età, dicono. L’età ci frega sempre. Se si è troppo giovani, si fanno e dicono cose perché è l’età, e se si è troppo vecchi? Lo stesso!
E ultimamente nella mia vita PROTESTO. In silenzio ma protesto, per tante cose. L’ultima protesta risale a questa mattina, ma accade sempre quando sono in macchina. Guido e guardo, guardo e guido. Guardo e vedo, vedo e noto. Noto e m’arrabbio, m’arrabbio e insulto gli anziani.
Nulla contro gli anziani, prima o poi invecchierò anch’io, ma nel momento in cui sarò vecchia senza i riflessi di oggi, conserverò patente in un cassetto e macchina in garage, perché mi renderò conto di non potercela fare.
Gli anziani di oggi, queste cose non le pensano. Son senza scrupoli e senza coscienza. E senza ritegno guidano, guidano accanto ai marciapiedi. Salgono sui marciapiedi e strisciano l’auto contro i marciapiedi. Si affiancano ai marciapiedi.
Ma se sono così affezionati ai marciapiedi perché non scendono e si fanno una bella passeggiata a piedi, che allunga la vita sua e DEGLI ALTRI?
E chi gli dice niente?