Sono quelle che si sono snocciolate per via, in questa settimana di attesa e di scrutini, che ha coinvolto la ‘povna per larga parte del suo tempo, quantificabile in sei giorni su sei trascorsi a scuola. Perché oltre agli impegni di fine anno (i consigli di classe, le riunioni delle commissioni, la compilazione dei registri, dei programmi e dei cosiddetti “adempimenti”), e a quelli legati alle proteste, c’era in arrivo qualche tesina dell’Orda. E, se quest’anno la ‘povna non fa il servizio completo come fu (e poi mai più) per la sua Onda, ci sono Campanellino, la Testarda e la Timida (con le loro ricerche così belle e militanti) da seguire con passione e per scelta. E poi almeno anche Giovanna d’Arco e Wendy (e pure Steerforth) che richiedono (e ottengono con somma soddisfazione della ‘povna) la sua consulenza in tema. Ma, se si parla di Orda, bisognerà almeno accennare ai tabelloni coi voti degli ammessi, che anche quest’anno, come quello passato, fanno scandalo. E consegnano alla rassegnazione e alla sfiducia negli adulti gli sguardi di adolescenti originali e disponibili – certo, a patto di avere occhi per guardare. Non è stato il caso di Mr. House, il loro coordinatore di classe. E l’aspetto triste di una vicenda che è nata storta, e si chiude pure peggio, è che la maggior parte dei professori del consiglio, malamente piùcheretti (del resto, sono gli stessi dei Maculati piccoli, con i quali la ‘povna ha combattuto, quest’anno, per un anno), non se ne sono nemmeno resi conto. E vivono nella beata certezza di avere centrato, e pure a pieno bersaglio, il loro ruolo educativo generale. La ‘povna è pronta a consolare, ma quasi non ce ne è bisogno (“Perché da loro, prof., non ci aspettavamo niente”). Conviene allora dedicarsi alla scrittura, al futuro, ai progetti.
Intanto però, oggi pomeriggio, prende un treno, e scappa nella città della stazione nota, senza quasi confessarlo. Si ferma a un dormi-’povna, fa un giro (il primo, praticamente dall’inverno) serio per negozi. E si compra un vestito blue marin, da presidente. Perché i giorni si sgranano veloci, uno sull’altro. La ‘povna, intanto, si è letta e sottolineata l’ordinanza. E lunedì alle 8.30, insieme all’Italia maturanda, in collettivo unisono, è pronta a cominciare.