Risale al gennaio 2011 la decisione ufficiale su 4 reperti archeologici sardi, di epoca, collocazione, circostanze di ritrovamento in varie fasi di definizione. La decisione finale, che presto diverrà decreto se non legge legge, la si trova in didascalia di Figura 1. Si noti che la conclusione, inopinata, non ha molto a che fare con le singole risposte date riguardo ai 4 reperti oggetto delle interrogazioni dei senatori Massidda e Sbarbati.
Figura 1: “I reperti citati dai promotori non recano peraltro alcuna traccia
di scrittura di età nuragica anche perché, come ben esplicitato in tutti
i testi scientifici sulla civiltà nuragica, questa non ha mai conosciuto la scrittura”.
Testi da: Legislatura 16º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 491 del 20/01/2011
Dalle risposte al reperto 1 e 2 potrebbe sì seguire “I reperti citati dai promotori non recano peraltro alcuna traccia di scrittura di età nuragica”, ma non certo dalle risposte al reperto 3 (reperto non esistente, quindi non valutabile), né da quella al reperto 4 per il quale sono “in corso ricerche in proposito”. Ricerche del reperto, della fotografia o della fotocopiatrice? Non si sa.Quanto alla frase “I reperti citati dai promotori non recano peraltro alcuna traccia di scrittura di età nuragica anche perché, come ben esplicitato in tutti i testi scientifici sulla civiltà nuragica, questa non ha mai conosciuto la scrittura”, quel ”anche perché” non ha nulla a che fare con la prima parte : è logica elementare.La decisione ufficiale stride un pochetto con le ultime novità, pur essendo posteriore ad esse. Il prof. Bernardini dovrà però interrompere, pena pesanti sanzioni pecuniarie o peggio, le sue ricerche su spilloni e segni potenti vari. D'ora in poi anche la banale scimmiottatura di segni è vietata ai Nuragici: se non conoscevano la scrittura, non la conoscevano e basta, scopiazzata o meno. Finalmente un po' di chiarezza porrà fine allo smarrimento (Figura 2).
Figura 2: indici di smarrimento davanti a reperti nuragici con segni vari.